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La Guerra di Secessione Americana

Poco più di 80 anni dopo la formazione degli Stati Uniti d’America, la nazione fu scossa dalla Guerra di Secessione, o Guerra Civile, come viene chiamata negli USA.

Questa si dovette soprattutto al fatto che gli Stati Uniti erano ormai diventati una federazione che al suo interno vedeva due modelli di società concorrenziali, ciascuno con una propria prospettiva sulla società, la politica e l’economia.

Le origini del conflitto e le cause della guerra

Nei quattro decenni precedenti lo scoppio della Guerra Civile (1860) gli USA visto il suo territorio moltiplicarsi, con l’acquisto della Louisiana dalla Francia, la Florida dalla Spagna, l’annessione del Texas e l’inizio della successiva guerra contro il Messico (1846-88).

Gli Stati del Sud erano interessati a mantenere la schiavitù, vista la loro economia basata sulle piantagioni, mentre quelli del nord erano dediti al commercio, alla navigazione e all’economia finanziaria; da un lato c’erano gli stati in cui dominava ancora il latifondo schiavile, dall’altra quelli in cui si stava affermando il capitalismo moderno.

I sudisti, sin dalla Guerra d’Indipendenza, erano rappresentati dal Partito Democratico di Thomas Jefferson, mentre i nordisti si riconoscevano nel Partito Federalista (che in seguito prese il nome di Repubblicano) guidato da Alexander Hamilton. La Costituzione americana non normava le controversie dovute all’espansione degli stati, e di certo non era adatta a gestire la situazione di conflitto che si era venuta a creare.

La produzione agraria del sud era sostenuta dal lavoro degli schiavi, stimati nel numero di 3-4 milioni, ecco perché la difesa o meno della schiavitù fu una questione cardine della guerra di Secessione. Tra il 1781 e il 1804 la schiavitù fu abolita negli Stati del Nord, anche per via di convinzioni morali e religiose, e dai 1819 i 22 stati dell’Unione si dividevano esattamente in 11 schiavisti e 11 abolizionisti.

La guerra con il Messico, vinta dagli Stati Uniti, portò in dote i nuovi stati della California e del New Mexico. La scoperta dell’oro portò a una rapida colonizzazione della costa Pacifica e un veloce ingresso della California nell’Unione, osteggiato però dagli stati schiavisti, che vedevano così alterarsi gli equilibri di potere. Si arrivò ad un compromesso nel 1850, permettendo l’adesione della California come stato abolizionista, e la costituzione di due nuovi stati, lo Utah e il New Mexico, risultanti dai territori conquistati nella guerra col Messico.

Un altro dei motivi della guerra fu lo scoppio di un conflitto nel nuovo territorio del Kansas per motivi legati alla schiavitù: nelle elezioni per il governo del Kansas nel marzo del 1855 ci furono scontri tra schiavisti provenienti dal Mississippi e abolizionisti. Le elezioni furono sabotate facendo del Kansas uno stato schiavista. Gli abolizionisti crearono un governo parallelo rendendo la situazione molto instabile. Nel 1859 in entrambe le camere del Congresso gli abolizionisti erano in maggioranza, cosa che faceva pendere fortemente l’ago della bilancia in favore degli stati del nord.

Il presidente Democratico J. Buchanan chiese al Congresso di ammettere il Kansas fra gli stati schiavisti, proposta che fece infuriare i Paesi del Nord, così come la sentenza della Corte Suprema che il 7 marzo del 1857 respinse il ricorso di uno schiavo, Dred Scott, contro il suo padrone, affermando che la Costituzione non dava diritti al Congresso di proibire la schiavitù negli stati in cui era permessa. Le divisioni si fecero ancora più profonde nel 1857, a causa della crisi economica che colpì duramente le regioni del Nord, non toccando invece gli Stati del cotone.

Lo scoppio della guerra

guerra civile americana riassunto


Nel 1860 venne eletto Abraham Lincoln quale nuovo presidente degli Stati Uniti d’America, un repubblicano, considerato antischiavista e difensore del Nord. La Carolina del Sud il 20 dicembre del 1860 uscì dall’Unione. La seguirono Mississippi, Florida, Alabama, Georgia e Louisiana. All’inizio di febbraio del 1861 a Montgomery, Alabama, i rappresentanti degli stati secessionisti si riunirono per creare una nuova nazione, gli stati Confederali d’America.

La Costituzione provvisoria adottata era simile a quella degli USA nelle sue linee generali, però consentiva la schiavitù, proibiva il commercio di schiavi con l’Africa ma ne permetteva le tratte tra gli Stati interni all’Unione. La guerra sarebbe stata evitabile se Lincoln avesse accettato la secessione, ma poi cosa sarebbe accaduto con gli schiavi fuggiaschi? E se poi l’Unione avesse accettato il diritto di secessione avrebbe creato un pericoloso precedente.

Una volta aperto il conflitto, l’uomo nominato a guidare la Confederazione fu Jefferson Davis; un mese dopo anche il Texas si unì ai secessionisti. Il Sud formò una leva di 100.000 volontari; in più la Confederazione si appropriò degli arsenali e delle installazioni militari appartenenti allo Stato federale: questo equivalse a una dichiarazione di guerra.

Fort Sumter, nella baia di Charleston, South Carolina, non si arrese agli uomini del Sud. Quando Lincoln inviò rinforzi, la Confederazione comprese che avrebbero dovuto imbarcarsi un uno scontro aperto. Il 12 aprile un canone sudista sparò il primo colpo della Guerra di Secessione americana. Come Lincoln voleva, la Confederazione divenne l’aggressore. Altri stati del sud si unirono alla Confederazione quali l’Arkansas, il North Carolina, il Tennessee e la Virginia.

Non tutti gli stati del Sud però seguirono la causa secessionista: il Maryland, il Kentucky e il Missouri rimasero fedeli all’Unione, così come una parte della Virginia, che formò un nuovo stato (la West Virginia, inclusa nell’unione nel 1863).

Il conflitto

statua equestre di Ulysses Grant
Statua equestre del Generale Grant a Washington DC


Per ristabilire forzosamente l’unione, i nordisti avrebbero dovuto conquistare i territori del Sud. I sudisti stimarono che un’invasione del Nord da parte della Confederazione non era praticabile, quindi in caso di vittoria si sarebbero concentrati sul chiedere di essere riconosciuti come confederazione e di avere la stessa sfera di influenza internazionale dell’Unione (soprattutto in Europa). L’Unione, consapevole che l’industria del sud era del tutto dipendente dalle materie prime provenienti dal nord e dall’Europa, bloccò i rifornimenti.

I Confederati disponevano di meno di 200.000 fucili, e il resto degli armamenti proveniva dal saccheggio delle risorse federali all’interno degli stati. Le fabbriche di armi si trovavano tutte al Nord; gli unionisti erano superiori in fatto di uomini, capitali, infrastruttura ferroviaria, potenza industriale e militare. I soldati del Sud, in maggioranza contadini, optarono per guerriglia, come i loro nonni durante la Rivoluzione Americana.

Le battaglie della guerra di secessione

Ecco un elenco delle battaglie più importanti della Guerra Civile americana:

Prima Battaglia di Bull Run (First Manassas) Luglio 1861

Questa fu la prima battaglia della Guerra Civile combattuta su vasta scala. La vittoria confederata fu un’amara sconfitta per l’Unione, e come conseguenza Irvin McDowell, comandante dell’Armata dell’Unione del Nord Est della Virginia, fu rimosso dall’incarico e sostituito da George B. McClellan, che si impegnò a riorganizzare e ad addestrare il futuro Esercito del Potomac.

Battaglia di Shiloh – Aprile 1862

Nota anche come la Battaglia di Pittsburg Landing, segnò l’entrata delle truppe unioniste nell’entroterra confederato. Le perdite umane furono le più grandi mai registrate in America, il conflitto si chiuse con la vittoria dell’Unione. La sconfitta della confederazione a Shiloh rappresentò la fine della speranza di bloccare l’avanzata dell’Unione nel Mississippi, e segnò il fallimento della campagna sudista nel West. Con la perdita in battaglia del loro comandante Albert Sidney Johnston, il morale confederato crollò.

Battaglia di Antietam – Settembre 1862

Quella di Antietam fu la battaglia di un solo giorno più mortale nella storia militare americana, e dimostrò che l’Unione poteva resistere anche sul fronte orientale. Sull’onda del successo Abraham Lincoln emise la Preliminary Emancipation Proclamation.

La battaglia si concluse con un nulla di fatto: Il generale confederato Robert E. Lee impegnò tutte le sue forze, mentre il magg. Gen. George B. McClellan usò meno di tre quarti delle sue. Se McClellan le avesse schierate tutte, portando la differenza numerica di uomini su una scala di 2 a 1, la battaglia avrebbe forse avuto un esito più definitivo. L’approccio poco convinto di McClellan permise a Lee di mantenere le posizioni.

Battaglia di Gettysburg – Luglio 1863

La battaglia, vinta dall’Unione, è considerata da molti storici un punto di svolta della Guerra di Secessione, perché pose fine alle pose fine al sogno dei confederati di formare uno stato indipendente. Fu la battaglia più sanguinosa del conflitto, con circa 50.000 vittime complessive. L’esercito del Potomac respinse gli attacchi dell’esercito confederato del Generale Lee, fermandone l’invasione e costringendolo alla ritirata.

Assedio di Vicksburg – Maggio-Luglio 1863

La posizione strategica sul fiume Mississippi della città di Vicksburg è il motivo per cui questo scontro era così importante sia per l’Unione che per la Confederazione. La resa confederata implicò il controllo dell’Unione sul fiume, spaccando così in due il Sud. Dopo un assedio di 47 giorni, i confederati si arresero al gen. Ulysses S. Grant. Insieme alla vittoria di Gettysburg, di appena un giorno prima, quella di Vicksburg segnò un punto di svolta nelle sorti dell’esercito dell’Unione.

Battaglia di Chickamauga – Settembre 1863

L’esercito confederato riuscì a ottenere una decisiva vittoria a Chickamauga, ma questo gli costò il 20% delle sue forze in battaglia. Dopo due giorni di feroci combattimenti, i ribelli sfondarono le linee dell’Unione e le costrinsero a resistere a un assedio nella località di Chattanooga.

Dopo un’estate che aveva visto disastrose perdite confederate a Vicksburg e Gettysburg, il trionfo a Chickamauga fu accolto come un’inversione di tendenza, ma ebbe un costo notevole. Infatti, questa fu la seconda battaglia più sanguinosa della guerra, superata solo da Gettysburg.

Battaglia di Atlanta – Luglio-Settembre 1864

Si trattò della più importante battaglia della Campagna di Atlanta. La presa di quella cruciale città confederata da parte dell’Unione creò i presupposti per le operazioni più famose del generale William T. Sherman, conosciute come Marcia verso il Mare e cattura di Savannah.

Ad Atlanta, l’attacco del generale confederato John B. Hood contro gli uomini di Sherman fu respinto con pesanti perdite. Hood e Sherman continuarono a combattere per tutta l’estate, tanto era importante a livello strategico la presa della città.

Assedio di Petersburg – Giugno 1864 – Aprile 1865

L’assalto unionista agli eserciti di Robert E. Lee a Petersburg non riuscì ad assicurargli la presa di questo approvvigionamento vitale per la Confederazione, e degenerò nel più lungo assedio nella storia bellica americana.

Sebbene i confederati fossero riusciti a respingere i federali nella Battaglia di Petersburg, questi misero in atto un assedio della città che durò ben 292 giorni, costringendo i nemici alla resa.

Battaglia di Mobile Bay – Agosto 1864

La flotta unionista, guidata dall’ammiraglio David Farragut, attaccò uno dei pochi porti confederati ancora aperti. La sua nave fu colpita da una mina nel golfo, ma questo non gli impedì di portare avanti la battaglia.

Diverse ore dopo, la sua flotta riuscì a sconfiggere quella confederata, assicurando all’Unione il controllo della baia. Sembra che questa vittoria contribuì significativamente alla rielezione del presidente Abraham Lincoln.

Battaglia di Appomattox Court House – Aprile 1865

Intrappolato dalle forze unioniste vicino ad Appomattox Court House, il generale Lee dovette arrendersi al generale dell’Unione Ulysses S. Grant, causando così la resa a cascata di altre forze confederate mettendo fine al conflitto più sanguinoso della storia americana.

La resa formale di Lee a Grant ad Appomattox Court House pose fine alla guerra in Virginia. Tuttavia, diversi altri comandanti confederati dovettero essere costretti alla resa e quindi alla firma di patti e amnistie prima che il presidente Andrew Johnson potesse proclamare la fine ufficiale della Guerra Civile, che avvenne solo sedici mesi dopo Appomattox, il 20 agosto 1866.

I Generali della guerra di secessione

Di seguito ecco l’elenco dei generali che hanno preso parte alla guerra servendo le due rispettiva fazioni

Unionisti

  1. Ulysses S. Grant: Fu comandante generale dell’Unione. È conosciuto per per la sua strategia aggressiva e per aver assicurato la vittoria finale.
  2. George McClellan: Comandante dell’Armata del Potomac, noto per la sua abilità organizzativa, ma criticato per non aver schierato le truppe con decisione ad Antietam.
  3. William T. Sherman: Comandante dell’Armata del Tennessee, è conosciuto per aver compiuto la Marcia verso il Mare e per la cattura della città di Atlanta.
  4. George Meade: Comandante dell’Armata del Potomac, condusse i nordisti alla vittoria nella cruciale Battaglia di Gettysburg.
  5. Joseph Hooker: Comandante dell’Armata del Potomac durante la Battaglia di Chancellorsville.
  6. Ambrose Burnside: Comandante dell’Armata del Potomac durante la Battaglia di Fredericksburg.
  7. Philip Sheridan: Generale dell’Unione noto per la sua abilità nella gestione della cavalleria e il suo ruolo importante nella Campagna della Valle di Shenandoah.

Secessionisti

  1. Robert E. Lee: Comandante generale delle forze confederate, è stato uno dei generali più agguerriti e famosi coinvolti nella guerra.
  2. Thomas “Stonewall” Jackson: Generale confederato noto per la grande abilità tattica, che mostrò magistralmente durante la Campagna della Valle di Shenandoah.
  3. J.E.B. Stuart: Comandante di cavalleria confederata, entrato nella storia per le sue audaci incursioni.
  4. James Longstreet: Era uno dei generali più fidati di Lee, e servì i confederati durante le battaglie principali della guerra.
  5. Braxton Bragg: Comandante dell’Esercito del Tennessee, fu coinvolto in numerose battaglie sul fronte occidentale.
  6. Joseph E. Johnston: Generale confederato che prese parte a diverse campagne, fra cui gli scontri nel teatro orientale.
  7. P.G.T. Beauregard: Generale confederato presente durante le prime fasi della guerra, e responsabile del bombardamento di Fort Sumter.

La politica estera

Le democrazie europee erano ferme sostenitrici degli ideali repubblicani che dominavano gli Stati Uniti. Le elite conservatrici europee vedevano con diffidenza questo giovane paese. In Inghilterra i conservatori erano favorevoli alla causa del Sud, al contrario dei liberali. Gli imprenditori e i commercianti preferivano un Sud indipendente, in quanto in futuro sarebbe potuto essere un fornitore ideale di materie prime, e sarebbe potuto essere ricondotto sotto una forte influenza inglese.

Quando Francia e Gran Bretagna dichiararono formalmente la loro neutralità nel 1861, questo atto costituì il riconoscimento della Confederazione come Paese belligerante, scatenando le proteste di Lincoln.

Con la proclamazione dell’Emancipazione degli schiavi del 1 gennaio 1863, l’opinione pubblica internazionale si dichiarò a favore della causa degli Unionisti. L’abolizione definitiva fu ratificata nel dicembre del 1865, quando fu approvato il XIII emendamento della Costituzione. La vittoria degli Unionisti nella Guerra Civile, significò la libertà per 4 milioni di persone.

Inizialmente la popolazione afro-americana era ansiosa di entrare a far parte delle file dell’Unione, però il governo si mostrò reticente ad includerla. Solo quando ci furono difficoltà nel reclutare volontari l’Unione accettò l’inclusione degli afro-americani fra le fila federali, perché si temeva che a seguito di questo contributo ci sarebbe stata una campagna a favore dei diritti civili. Così venne creata la US Colored Troops, in cui i soldati afro-americani venivano considerati di seconda categoria e mal attrezzati.

Nonostante la guerra mise fine alla schiavitù, gli afro-americani non hanno potuto ottenere l’uguaglianza civile e politica per altri 100 anni. Coloro che optarono di continuare a vivere al sud si videro riconoscere soltanto pochi diritti, e questo condusse alla lotta per i diritti civili negli anni ’60 del XX secolo. Alla fine della guerra, per un decennio il Sud era stato comandato da un governo di tipo militare. I morti in totale furono più di 600.000 (360.000 tra le file degli Unionisti e 290.000 tra i sudisti), 471.000 i feriti.

Il dopo guerra

L’8 dicembre 1863 il presidente Lincoln firmò una Dichiarazione di Amnistia e Ricostruzione. Fatta eccezione per i funzionari e gli ufficiali di alto rango della Confederazione, tutti i sudisti che giuravano lealtà alla Costituzione e obbedienza alla legislazione anche per quanto concerne la schiavitù, avevano garantita l’amnistia.

Quando Lincoln fu rieletto trionfò la ricostruzione. Il nuovo clima politico era teso a dimenticare le ribellioni e ricostituire l’Unione. Questo spirito fu stroncato quando Lincoln venne ucciso. Proprio lo stesso giorno il cui il Maggiore Robert Anderson ripristinò la bandiera a stelle e strisce su Fort Sumter, quattro anni dopo che era stata ammainata.

La guerra pose fine alla questione del mantenimento dell’Unione e screditò la dottrina delle secessione. L’autorità del governo federale venne ampliata: ora questo esercitava una giurisdizione e un potere superiori a prima del conflitto. Il Nord si era impegnato nella guerra con tre propositi: Unione, libertà e democrazia. Il principio di conservare l’Unione fu quello principale.

Le armi della Guerra di Secessione

Le armi utilizzate durante la Guerra Civile riflettono una transizione chiave nella tecnologia militare, motivo per cui questo conflitto è spesso indicato come la prima guerra moderna.

L’artiglieria giocò un ruolo cruciale nella guerra. Tutte e due le fazioni utilizzarono cannoni, tra cui l’artiglieria a canna liscia di origine napoleonica e la nuova artiglieria con canne scanalate per migliorare la rotazione della pallottola, capace di maggiore precisione e più gittata. Queste armi ebbero un significativo impatto sulle manovre belliche, rendendo le tattiche di guerra più complesse, e influenzando così lo sviluppo delle strategie militari.

Più in generale, le armi da fuoco ebbero una trasformazione notevole durante la guerra. I fucili ad avancarica sostituirono gradualmente i vecchi moschetti a pietra focaia. I fucili ad avancarica permettevano di caricare la polvere e la pallottola dalla parte anteriore dell’arma, il che migliorava la velocità di fuoco. Tra i fucili più comuni usati dalle truppe troviamo il Model 1861 Springfield e l’Enfield Rifled Musket.

Un’altra novità bellica della Guerra Civile fu l’impiego delle granate ketchum a fianco delle classiche granate a mano con la sicura. Le ketchum erano a forma di vortex e presentavano nella parte anteriore un piattino che, sbattendo su una superfice solida e quindi producendo pressione, faceva esplodere la carica. La pecca di quest’arma è che, nel caso non colpisca una superficie con la forza e l’angolo giusti, non esplode, e il peggio è che può essere lanciata indietro.

Fra le armi speciali impiegate in questa guerra troviamo anche un modello di cannone leggero a vapore, la Winans Steam Gun, poggiata su un carro a quattro ruote e trasportata da cavalli. Durante la guerra venne usato anche un nuovo tipo di missile, lanciato con il famoso mortaio conosciuto come Hale Rocket Launcher. Il design di questa arma migliorava quello del missile congreve, che si assicurava la stabilità grazie a una lunga coda diritta. Il razzo di Hale, invece, riusciva a volare stabilmente grazie al moto rotatorio che la sua struttura gli imprimeva.

In questa guerra le mitragliatrici fecero la loro comparsa per la prima volta e segnarono un cambiamento permanente nell’uso delle armi. La Gatling Gun, una delle prime mitragliatrici ad azionamento manuale, poteva sparare centinaia di colpi al minuto grazie alle sue canne da fuoco multiple (da 6 a 10). Fu introdotta nel 1861 e rivoluzionò il modo in cui veniva condotta la guerra, per quanto si trattasse di un’arma ancora in fase di sperimentazione e quindi a impiego ridotto.

L’introduzione delle navi corazzate rappresentò un’altra importante novità della guerra. La USS Monitor e la CSS Virginia furono le prime due navi corazzate a partecipare a prendere parte a un combattimento nautico, durante la famosa battaglia di Hampton Roads, del 1862. Le navi corazzate sarebbero poi diventate (e rimaste) lo standard per i conflitti moderni, in cui sono fondamentali la potenza di fuoco e la resistenza della marina.

L’impiego massiccio di ferrovie e comunicazione telegrafiche è un’altra delle caratteristiche che contribuiscono a fare della Guerra Civile una prima guerra moderna. Le prime facilitarono un rapido spostamento di truppe e rifornimenti, consentendo di adottare strategie militari più complesse. Le seconde rappresentavano il mezzo di comunicazione più rapido mai usato in battaglia, e consentirono il coordinamento delle truppe su vasti territori.

Il grande numero delle vittime, la complessità tattica e l’utilizzo di nuove tecnologie militari contraddistinsero la Guerra Civile Americana rispetto alle precedenti. Gli sviluppi occorsi durante il conflitto hanno avuto un impatto duraturo sullo sviluppo delle forze armate e delle strategie militari, plasmando parte del volto delle guerre successive. L’uso di nuove armi e tecnologie riflette le possibilità offerte da una crescente industrializzazione, oltre che un’innovazione nella produzione di armamenti.

Guerra di Secessione Americana: mappa concettuale

Mappa concettuale della guerra di secessione americana

Film sulla Guerra di Secessione Americana

Di seguito una lista con i dieci film più conosciuti e importanti che tematizzano la Guerra Civile (o di Secessione) americana:

  1. “Il generale” (The General) – 1926: Una commedia muta tratta dalla storia vera di un ingegnere ferroviario confederatodurante la guerra, interpretato da Buster Keaton.
  2. “Via col Vento” (Gone with the Wind) – 1939: Si tratta di un classico epico basato sull’unico romanzo di Margaret Mitchell, e segue la storia della protagonista Scarlett O’Hara durante la guerra e la Ricostruzione.
  3. Shenandoah – La valle dell’onore” (Shenandoah) – 1965: Il film ripercorre la storia di un contadino della Virginia che cerca di proteggere la sua famiglia durante la guerra.
  4. Cavalli selvaggi” (Ride Beyond Vengeance) – 1966: Questo western incorpora in parte il tema della Guerra Civile: è la storia di un ex-soldato confederato che cerca vendetta.
  5. “Il nastro azzurro” (The Blue and the Gray) – 1982: Questa miniserie televisiva è incentrata sulla vita di una famiglia durante la Guerra Civile, ed offre una prospettiva complessa su entrambi gli schieramenti del conflitto.
  6. Glory – Uomini di gloria” (Glory) – 1989: Un film che racconta la storia del 54º Reggimento di Fanteria del Massachusetts, composto principalmente da soldati afroamericani.
  7. Gettysburg” – 1993: Basato sul romanzo “The Killer Angels” di Michael Shaara, il film narrala Battaglia di Gettysburg, ed è famoso per l’attenzione particolare per la ricostruzione storica.
  8. “Gloria & onore” (Ride with the Devil) – 1999: Diretto da Ang Lee, è incentrato sulla vita di un gruppo di soldati confederati, ed è ambientato in Missouri.
  9. “Dio e Generale” (Gods and Generals) – 2003: Il film indaga gli antecedenti della Guerra Civile e le prime fasi del conflitto, concentrandosi su figure come Robert E. Lee e Thomas “Stonewall” Jackson.
  10. “La cattura di Mary Surratt” (The Conspirator) – 2010: Diretto da Robert Redford, il film racconta la storia di Mary Surratt, accusata di complicità nell’assassinio di Abraham Lincoln.

Fonti consultate