Cerchi un viaggio organizzato? Chiedi un preventivo

Cosa vedere nel Vermont, New England

Il Vermont è uno dei più piccoli tra tutti gli Stati Uniti d’America e si trova nella parte nord est della federazione, precisamente nella regione del New England. Il nome del Paese è di origine francese, per i primi esploratori europei che vi si insediarono e significa Monte Verde.

Non a caso infatti, il Vermont è uno Stato che si caratterizza per il suo paesaggio naturale ricco di vegetazione ed è attraversato dalle Green Mountains da nord a sud; le montagne identificano nella quasi totalità il territorio stesso del Vermont e si presentano ricche di laghi e foreste. Quest’ultime ricoprono circa il 50% dello Stato del Vermont.

La capitale del Vermont è Montpelier, nome che richiama fortemente la città francese di Montpellier la quale ha sostenuto la Guerra d’Indipendenza accanto agli statunitensi. La città conta meno di diecimila abitanti e rappresenta la caratteristica generale di tutte le città del Vermont. Lo Stato infatti ha piccoli agglomerati urbani, per lo più cittadine e villaggi immersi nel verde e nei quali gli abitanti conservano ancora con orgoglio le tradizioni e lo spirito autentico indipendentista, senza troppo subire la contaminazione globalizzante degli altri Stati d’America.

Il Vermont è visitabile molto agevolmente in auto grazie alle ampie strade che collegano le principali città, nonché le rinomate località turistiche invernali, in tal modo si può tranquillamente ammirare il paesaggio naturale che, ad est, è delimitato quasi nella sua totalità dal fiume Connecticut e, ad ovest, dal Lago Champlain. I numerosi parchi del Vermont ospitano alci, orsi, cervi, tacchini selvatici ed altri animali abituati ai climi rigidi continentali e sono intervallati da villaggi rurali che conservano molte delle caratteristiche architettoniche legate ancora alla vita tradizionale dei secoli scorsi.

Percorrendo il Vermont con l’auto si ha inoltre la possibilità di infilarsi nei famosi ponti coperti, i quali sono disseminati lungo tutto il percorso stradale dello Stato, se ne contano più di cento e sono protetti e conservati dal governo del Vermont tramite apposita legislazione.

I ponti coperti risalgono al periodo d’oro dello Stato, quando il Vermont ha vissuto il suo massimo sviluppo, risalgono in generale alla fine del 1800 e sono stati costruiti per proteggere le vie di comunicazione soprattutto durante il periodo invernale, oltre a dare una possibilità di rifugio ai viaggiatori, in condizioni climatiche estreme.

Il ponte coperto chiamato Slaughterhouse (Mattatoio) non è mai stato alterato strutturalmente, mentre i tre ponti che si presentano nel migliore stato di conservazione sono il Northfield, l’Upper Cox e il Lower Cox Covered Bridge.

Tra i diversi Stati che compongono il New England, quello del Vermont si distingue anche per la sua peculiare produzione gastronomica legata allo sciroppo d’acero puro. Il Vermont ha inoltre emanato per primo leggi a protezione dell’acero. Attraversandone il territorio, è possibile visitare alcune fattorie che producono questo liquido zuccherino ottenuto bollendo la linfa dell’acero e che ha proprietà di dolcificante naturale senza eccedere nelle calorie.

La Sugarbush Farm ad esempio è un’azienda agricola immersa nel verde delle colline, al centro del Vermont. La fattoria è nata a metà del 1900 ed è a gestione familiare. Ogni anno centinaia di visitatori e clienti si recano presso la Sugarbush Farm per acquistare i prodotti del territorio e degli animali allevati dagli stessi proprietari, soprattutto si tratta di diverse varietà di formaggi e del famoso sciroppo d’acero.

Il periodo migliore per far visita alla fattoria è tra Settembre ed Ottobre quando, immersi nella vegetazione circostante, si può assistere al fenomeno del foliage e ammirare tutte le sfumature della natura dipinte sulle foglie degli alberi. Immersa nella foresta, a poche centinaia di metri dalla fattoria, i proprietari dell’azienda agricola hanno anche una cappella privata, la quale è a disposizione per la celebrazione di matrimoni. I prodotti della Sugarbush Farm sono confezionati anche sottoforma di scatole regalo, per donare alimenti sani e genuini.

La fattoria è visitabile tutti i giorni feriali dalle 8 alle 17 e nei fine settimana dalle 9 alle 17 con ingresso libero. Si può assistere alla lavorazione dello sciroppo e del formaggio, nonché stare a contatto con la natura e con gli animali della fattoria, usufruendo di aree picnic e della quiete del verde tutto intorno.

Scenari naturalistici mozzafiato si estendono un po’ ovunque ma anche attorno alla città più popolosa del Vermont, che non è la capitale, bensì Burlington, situata lungo il Lago Champlain e delimitata dal fiume Winooski. Ricca di attività legate all’estrazione del marmo e del granito, la città è sede dell’Università del Vermont, dove, non a caso, l’indirizzo agrario risulta molto importante e formativo. In città sono visitabili molti edifici risalenti all’epoca vittoriana.

In generale comunque il Vermont è un’attrazione turistica che riserva la possibilità di dedicarsi alla natura e allo sport, con numerosi parchi nazionali e centri per lo scii, le escursioni, l’arrampicata, la pesca, il kayak, etc…

Diverse sono le possibilità per alloggiare, dagli hotel ai B&B a prezzi mediamente economici, considerando che il Vermont si caratterizza per un’ospitalità calda e discreta, tra paesi con aree pedonali, pub a gestione familiare e chioschi di antiquari, gustando i piaceri dell’intelletto e della buona tavola immersi nella pacifica bellezza della natura, a ritmi mai frenetici; è inoltre l’unico Stato che vieta i cartelli pubblicitari ai lati delle strade.

I due college più amati d’America per la loro libertà intellettuale, non a caso si trovano proprio nel Vermont il quale non ha mai abbandonato gli ideali che ancora oggi lottano per sopravvivere e sono portati da coloro che, soprattutto negli anni ’60 e ’70 sono fuggiti dal caos delle metropoli per ricostruire un nuovo habitat tra queste colline verdi, all’insegna dell’artigianato che vuole sopravvivere alle catene industriali e ai prodotti senz’anima della grande distribuzione, con prezzi che rispettano la qualità e le possibilità della popolazione.

Oggetti indiani, scarpe su misura, la classica porcellana, ancora mantengono costi modici, pur nel rispetto della creatività, del lavoro e dei principi che rendono unici gli abitanti di questa regione.