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Utah Mighty Five: i 5 parchi nazionali dello Utah

Molti dei più suggestivi scenari naturali americani si possono incontrare nello Stato dello Utah, noto soprattutto per ospitare una parte della bellissima Monument Valley.

Qui però potrete ammirare anche i cosiddetti Utah Mighty Five. Si tratta di 5 grandi parchi nazionali che offrono un paesaggio a dir poco meraviglioso, fatto di montagne, canyon, cascate, pareti a strapiombo e molto altro.

Zion, Bryce Canyon, Arches, Capitol Reef e Canyonlands sono le riserve principali dello Utah e ogni anno attraggono milioni di turisti statunitensi e internazionali. Possono essere esplorati in auto, a piedi oppure in mountain bike ed è possibile osservare una ricca varietà di flora e fauna.

Proviamo quindi a conoscere meglio lo Utah e quali sono le più importanti attrazioni per ognuno degli Utah Mighty Five.

Alla scoperta dello Utah

Lo Stato federato dello Utah appartiene geograficamente alla regione sud-ovest degli Stati Uniti, ma qualcuno lo inserisce anche nella regione delle Montagne Rocciose. È il 13° Stato per estensione territoriale del Paese ed è il 10° meno popolato degli Stati Uniti.

Lo Utah confina con Colorado, Wyoming, Idaho, Arizona, Nevada e New Mexico e la gran parte dei suoi 3 milioni di abitanti si concentrano nell’area intorno Salt Lake City, città più popolosa insieme a West Valley City, Provo e West Jordan.

La parola Utah potrebbe derivare dal nome della tribù Ute che significa “gente di montagna”. Per altri invece proviene dalla parola Apache Yudah, ovvero “alto”.

Lo Utah apparteneva al governo spagnolo fino al 1811 e al Messico fino al 1848. In quest’anno, secondo il Trattato di Guadalupe Hidalgo, il territorio è passato sotto il controllo statunitense. In poco tempo le comunità di mormoni hanno abitato le rive del Grande Lago Salato, dove poi è stata costruita la capitale Salt Lake City.

Dopo anni di contenziosi interni sui confini dello Stato, ci sono state forti opposizioni al Congresso all’entrata dello Utah nella Federazione e solo nel 1896 è diventato il 45° Stato federato dell’Unione.

Da un punto di vista meteorologico lo Utah presenta un clima decisamente arido e molto caldo in estate, con inverni rigidi e molto freddi dati dall’altitudine media elevata.

Zion National Park

Tour guidati dello zion park

Lo Zion National Park è la destinazione ideale per chi ama fare escursioni oppure scalate. Infatti, l’altitudine può variare dai 1.128 metri ai 2.660 metri del monte Horse Ranch.

La sezione più importante del parco nazionale è composta dal canyon di Zion, una gola profonda 800 metri e lunga 24 km scavata dall’azione del fiume Virgin River. Il nome Zion, ufficialmente attribuito nel 1918, sembra sia stato dato da Isaac Behunin, un colono mormone che pensava di aver trovato la Sion di cui parlava Isaia nella Bibbia.

Appena giunti nello Zion National Park sarete colpiti dal fascino delle rocce che brillano di un rosso vivace, mentre intorno la vegetazione risplende di un bel verde.

Per organizzare al meglio il vostro viaggio, è bene specificare che il Las Vegas International è l’aeroporto più grande nei dintorni, se si esclude il piccolo scalo di St. George. L’area principale del parco sorge nelle vicinanze di Springdale, ma esiste un altro distaccamento della riserva naturale, Kolob Canyons, nei pressi di Kanarraville.

Zion è aperto 24 ore al giorno, tutti i giorni dell’anno. Il centro informazioni Zion Canyon Visitor Center è disponibile dalle 8:00 alle 17:00 e il biglietto di accesso costa 35 dollari per chi entra con l’auto.

Anche se accessibile tutto l’anno, il momento più indicato per visitare lo Zion National Park è nel periodo da marzo a ottobre, quando il clima è più caldo e mite. Consigliato è pure l’autunno, così come la tarda primavera.

È bene dire che questo non è un parco per chi pensa di fare una breve escursione, come possono essere invece la Monument Valley o il Grand Canyon che includono punti panoramici facilmente accessibili.

Nel caso di Zion, per osservare i panorami migliori sono necessari più tempo e maggiori energie e per vedere il parco in maniera esauriente occorrerebbero diversi giorni. Spesso però non si dispone di tutto questo tempo, ma comunque vi occorrerà una mezza giornata per ammirare le più spettacolari bellezze naturali del posto. 

La prima cosa da vedere è lo Zion Canyon, accessibile percorrendo la Zion Canyon Scenic Drive. Lunga 10 km, da qui iniziano i più importanti sentieri del parco.

Da aprile ad ottobre però non è possibile utilizzare l’automobile, ma viene offerto un servizio navetta con shuttle gratuito con partenza dallo Zion Canyon Visitor Center ogni 10 minuti.

La navetta effettua 9 fermate e impiega 40 minuti per giungere all’ultima fermata, nota come Temple of Sinawava. Tra i sentieri più interessanti da percorrere a piedi ci sono:

  • Riverside Walk: il tragitto è semplice ed è l’ideale per le famiglie con bambini;
  • The Narrows: l’escursione viene fatta camminando con i piedi nell’acqua del fiume Virgin River;
  • Weeping Rock Trail: un sentiero di 500 metri asfaltato e ombreggiato che vi conduce ad una bellissima nicchia affacciata su una parte del canyon.

Altri punti di osservazione davvero unici nel loro genere sono Zion Observation Point e Zion Mount Carmel Highway.

Bryce Canyon National Park

Il Bryce Canyon National Park è stato ufficialmente istituito nel 1928 ed è stato chiamato così in memoria di Ebenezer Bryce, il primo mormone che si è insediato nel 1875.

L’area protetta ha un’altitudine compresa tra 2.400 e 2.700 metri e include il Bryce Canyon che, a dispetto del nome, è più propriamente un anfiteatro formatosi dall’erosione dell’Altopiano di Paunsaugunt.

Tale zona è rinomata soprattutto per la presenza dei hoodoos, degli splendidi pinnacoli di roccia scolpiti dall’azione del vento che presentano dei colori molto belli.

Il Bryce Canyon National Park è aperto al pubblico tutto l’anno, 24 ore su 24. Possono esserci delle eccezioni in inverno, quando le condizioni meteo avverse possono portare alla chiusura della strada panoramica o di tutto il parco.

Invece il Bryce Canyon Visitor Center è aperto ogni giorno con orari differenti, che cambiano secondo le stagioni.

Per maggiori dettagli vi invitiamo a consultare il sito ufficiale. Il costo del ticket di ingresso è 35 dollari con l’auto e comprende il servizio navetta e l’opportunità di entrare al parco per 7 giorni consecutivi.

Alla riserva si può arrivare imboccando la US 89 e la SR 12 e 63. Gli scali più grandi nei dintorni sono quelli di Las Vegas e Salt Lake City, a circa 430 km.

Essendo a 2.700 metri sul livello del mare, il Bryce Canyon presenta delle temperature estive miti e non troppo calde, con inverni molto freddi tra dicembre e gennaio e nevicate improvvise fino a marzo e aprile.

Dunque, per visitare il parco è preferibile optare per la tarda primavera e l’estate, quando le giornate non sono afose e le serate sono fresche, ma non pungenti. Chi ha poco tempo a disposizione può inoltrarsi lungo la strada panoramica che conduce a tutti i punti di osservazione disponibili.

Ad ogni modo, da aprile a ottobre è previsto un comodo servizio navetta. Durante il percorso ci sono diverse fermate con vista sul canyon come Inspiration Point, Sunset Point, Natural Bridge, Agua Canyon e Rainbow Point.

Vediamo poi quali sono i sentieri da fare per coloro che sono appassionati di trekking ed escursioni naturalistiche:

  • Rim Trail: si tratta di un trail lungo 17 km tra andata e ritorno che però è quasi interamente pianeggiante. Da qui potrete vedere il Bryce Canyon dall’alto in tutto il suo splendore;
  • Sunset to Sunrise: è un sentiero più corto del Rim Trail e collega il Sunset Point al Sunrise Point. È lungo appena 1,5 km, è asfaltato ed è quindi perfetto per chi non vuole fare stancanti passeggiate;
  • Navajo Loop: il percorso copre circa 2 km e presenta delle zone con dislivelli impegnativi. È il tragitto più famoso e gettonato nel parco perché consente di ammirare da vicino gli hoodoos.

Capitol Reef National Park

Il Capitol Reef National Park è stato istituito nel 1971 e in genere è meno visitato rispetto agli altri parchi degli Utah Mighty Five a causa dei pochi accessi e della povertà di strade asfaltate. Nonostante ciò, è comunque una delle aree protette di maggiore interesse naturalistico.

È situato nella parte centro-sud dello Utah, a ridosso della UT-24 Scenic Subway. Il Capitol Reef National Park sorge lungo la Waterpocket Fold, una barriera monoclinale di 160 km fatta di pareti rocciose dai colori incredibili. Non mancano archi di rocce dalle forme più curiose.

La città più vicina al parco è Torrey, a pochi minuti dal Visitor Center. Il nome del parco proviene dal monolite Capitol Dome e appunto dalla barriera di Waterpocket Fold.

Il Capitol Reef National Park si suddivide in 3 zone: Fruita, con il Visitor Center e il suo distretto storico; Waterpocket District, area più remota sul versante meridionale; Cathedral Valley, area a nord del parco.

Quella a più alto afflusso turistico è il distretto di Fruita che ospita la maggior parte delle attrazioni naturali. Il parco è aperto tutto l’anno e il Visitor Center apre dalle 8:30 alle 16:30. L’accesso è a pagamento e il biglietto costa 20 dollari per ogni auto.

Capitol Reef è la scelta giusta per chi ama le avventure on the road e le strade panoramiche. La prima scenic byway da non perdere è la già citata UT-24, unica grande via a grande percorrenza che troverete nella riserva.  

La UT-24 è la strada principale del parco, su cui potrete individuare subito i migliori punti panoramici. Tra questi abbiamo:

  • Twin Rocks
  • Chimney Rock
  • Panorama Point
  • Mummy Cliff
  • Goosenecks Overlook
  • Sunset Point
  • The Castle
  • Fruita Schoolhouse

L’altra via panoramica è la Capitol Reef Scenic Drive che parte dal villaggio storico di Fruita e segue per circa 10 km il lato ovest del Waterpocket Fold. Lo scenario che avrete di fronte non è diverso dalle formazioni di rocca rossa tipiche della UT-24, ma in questo caso avrete l’opportunità di avere una visuale più ravvicinata.

Questa sezione del Capitol Reef National Park vi darà poi l’occasione di guidare dentro gli stretti canyon rocciosi dell’area.

Qui potrete vedere il Fruita Historic District, l’antica città dei mormoni che appare come una piccola oasi ricca di frutteti. Troverete alcune costruzioni storiche, tra cui la fattoria, il Gifford House Store and Museum e la vecchia scuola del paese.

Nei frutteti si possono raccogliere ciliegie, pesche e mele, da mangiare sul posto o portare via con voi. Dal Fruita Historic District inizia anche uno dei sentieri più suggestivi, il Cohab Canyon Trail.

Altra chicca da non perdere è il Grand Wash, il letto di un corso d’acqua in secca che per un paio di chilometri può essere percorso in auto. Dopo dovrete continuare a piedi spingendovi in un canyon tortuoso, il Grand Wash Trail.

Arches National Park

L’Arches National Park è stato istituito per proteggere i 2.000 archi naturali di arenaria che nel parco rappresentano la più alta densità del mondo. Gli archi rocciosi dal colore rossastro donano un fascino incredibile alla riserva, il cui centro abitato più vicino è la località di Moab.

Il parco si estende all’interno dell’Altopiano del Colorado, la cui vetta più alta è l’Elephant Butte a 1.723 metri.

Per arrivare all’Arches National Park vi basterà prendere la US-191. L’accesso per chi giunge in automobile è spettacolare in quanto dall’Arches Entrance Road si sale attraverso ripide pareti rocciose.

Il prezzo è di 30 dollari per entrare con l’auto, 25 dollari per chi è in moto e 20 per chi è a piedi. Il ticket vale 7 giorni e da aprile a ottobre 2023 sarà necessario avere la prenotazione per accedere.

Il parco apre tutti i giorni della settimana per tutto l’anno. Il Visitor Center è chiuso soltanto a Natale ed è aperto dalle 8:00 alle 17:30. Per quanto riguarda il clima, come nel resto dello Stato prevalgono le alte temperature. Ciò significa che il momento consigliabile per fare escursioni è senza dubbio dalla primavera all’autunno.

La strada principale è la Arches Scenic Drive, lunga 18 km. Comincia dall’Arches Entrance Road e divide la riserva da sud e nord, dandovi la possibilità di fare diverse soste per osservare i vari punti panoramici.

Le sezioni più interessanti lungo la Arches Scenic Drive sono Courthouse Towers, Devils Garden, The Windows Section e Delicate Arch. Courthouse Towers è la prima cosa che vi apparirà appena entrati.

Questa è l’unica parte a non avere archi di arenaria e a caratterizzare gli scenari sono i monoliti che svettano imponenti, quasi a comporre una skyline cittadina.

Qui ci sono svariati scorci facili da raggiungere in auto da Scenic Drive come Courthouse Towers Viewpoint e La Sal Mountains Viewpoint che consentono di ammirare formazioni rocciose di rara bellezza come Sheep Rock, Tower of Babel e The Organ.

Altrettanto affascinante è The Windows Section, che potete incontrare da Balanced Rock seguendo The Windows Road, da cui cominciano due brevi sentieri come Windows Trailhead e Double Arch Trailhead.

Infine, non può mancare un salto al Delicate Arch che vi attende imboccando la Delicate Arch Road. L’unico modo per vedere l’arco roccioso da vicino è percorrere il Delicate Arch Trail.

Canyonlands National Park

Il Canyonlands National Park è situato nel bel mezzo di un paesaggio semi-desertico composto di rocce deformate dall’azione del Colorado River e del Green River che, nel corso dei millenni, hanno contribuito alla formazione di canyon e gole profonde.

Canyonlands è il parco nazionale più grande dello Utah e si sviluppa su un ampio territorio di 1.400 km² che si divide essenzialmente in 4 aree differenti: Island in the Sky, Needles, The Maze e Horseshoe Canyon Unit.

Le prime due zone sono le più turistiche, mentre le ultime due sono raramente battute dal turismo di massa, in quanto più remote. Considerando l’ampiezza del parco e le condizioni climatiche aride, è difficile poter visitare il Canyonlands nella sua interezza.

Il biglietto vi costerà 30 dollari e ciascuna delle aree principali è indipendente dall’altra, ovvero sono molto distanti tra loro e non ci sono collegamenti stradali. Dunque, scegliete in anticipo cosa desiderate vedere.

Island in the Sky è la regione più vicina a Moab ed è la più semplice da poter ammirare poiché le sue attrazioni naturali sono agevoli da raggiungere e non occorrono lunghe escursioni. Si protende su un vasto altopiano dal quale si possono osservare dei panorami magnifici.

Ci sono due strade asfaltate che si estendono per 30 km e vi portano direttamente ad alcuni punti di osservazione come Grand View Overlook, Shafer Canyon Overlook e Buck Canyon Overlook. Per quanto riguarda invece i trail da fare a piedi, ci sono l’Upheaval Dome Trail e il Mesa Arch Trail.

Il primo è una breve salita che conduce ad uno spiazzo che si affaccia su un grande cratere roccioso nato dalla caduta di un meteorite. Il secondo sentiero poi vi mostrerà il Mesa Arch, un arco naturale che offre un paesaggio da sogno all’alba e al tramonto.

L’altra zona più battuta di Canyonlands è Needles, più scomoda e meno semplice da visitare. Occupa il versante sud-est del parco e richiede maggiore sforzo fisico e di tempo. Insomma, è la meta più idonea per le persone che amano fare trekking.

Come suggerisce il nome, Needles è noto nella riserva per la presenza di un gran numero di pilastri di arenaria che ricordano degli spilli. Ci sono anche altre formazioni rocciose che rendono tutto il settore un vero museo a cielo aperto.

I percorsi preferiti dagli escursionisti sono:

  • Cave Spring Trail: è lungo 1 km e richiede circa 45 minuti di cammino. È facile da percorrere e lungo la strada si possono notare delle pitture rupestri;
  • Roadside Ruin Trail: questo sentiero è consigliato per chi vuole fare una semplice passeggiata nella natura incontaminata. Ci vorranno 15 minuti per coprire 700 metri;
  • Elephant Canyon/Druid Arch: è uno dei trail più apprezzati nel parco, ma è al contempo uno dei più difficili e faticosi. Si snoda per 17 km e vi regala uno scenario imperdibile. Alla fine, troverete il Druid Arch che per alcuni ricorda vagamente Stonehenge.