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Everglades National Park

Se siete animati da uno spirito avventuriero e non vi spaventano il caldo, l’umidità e le zanzare, allora l’Everglades National Park è proprio il posto perfetto per voi!

Si tratta di una magnifica riserva naturale all’estremità meridionale della Florida, non molto distante dalle Florida Keys e da Miami. È la più vasta regione subtropicale degli Stati Uniti ed è anche patrimonio mondiale dell’UNESCO.

Esteso su una superficie di 6.250 chilometri quadrati, al suo interno il parco ospita un mosaico variegato di ecosistemi composti di paludi, pinete, canneti, palmeti, mangrovie intricate e boschi di salici.

Al contempo, si può osservare una ricca fauna selvatica che include alligatori, pantere, uccelli, tartarughe e molte altre specie animali.

Potrete esplorare l’Everglades National Park a piedi, in auto oppure in airboat. Inoltre, per immergervi completamente nella natura, c’è la possibilità di fare camping.

Andiamo quindi a scoprire tutto quel che c’è da sapere sul parco, come arrivare, cosa vedere e qual è il periodo migliore per visitarlo.

Qualche cenno storico sull’Everglades National Park

L’Everglades National Park è la più ampia area subtropicale protetta degli Stati Uniti e l’attuale estensione territoriale copre solo il 20% della zona originale.

L’unico accesso via autostrada è rappresentato dalla Florida State Road 9336 che va da Florida City alla costa. Escludendo i centri per visitatori del parco, non ci sono forme di sviluppo al suo interno.

La riserva è stata dichiarata parco nazionale nel maggio del 1934, ma il titolo non è diventato ufficiale fino al dicembre del 1947. Nel 1976 viene invece dichiarata ‘riserva della biosfera’ e nel 1979 diventa patrimonio dell’umanità. Soltanto nel 1993 l’Everglades viene inserito tra i patrimoni in pericolo dall’UNESCO.

Nel 2005 il parco viene duramente colpito dagli effetti dell’uragano Wilma. Il suo passaggio ha prodotto dei danni molto gravi. Ristoranti, negozi e il centro visitatori Flamingo sono stati chiusi fino al 2006, ma nel giro di pochi anni ogni settore è stato riaperto.

Flora e fauna che popolano il parco

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Chi ha avuto la fortuna di visitare qualcuno dei grandi parchi nazionali americani rimarrà piacevolmente sorpreso dallo spettacolo che lo attende all’Everglades National Park.

Infatti, lo scenario che si aprirà davanti ai vostri occhi è assolutamente diverso da tutto ciò avete già visto. Dimenticate canyon, montagne, scogliere sul mare, sequoie e zone desertiche.

Nel parco ci sono immense distese di falaschi, paludi, canali d’acqua, acquitrini, isolotti di mangrovie, pinete, boschi di salici, cipressi nani, palmeti, querce e felci rampicanti.

La vegetazione comprende anche aranci selvatici, limoni selvatici, custard-apple, pawpaw e alberi della gomma. Tra i fiori selvatici si possono avvistare soprattutto bellissimi esemplari di orchidee.

Se la flora è così particolarmente diversificata, la fauna non è da meno. L’animale principe della riserva è senza dubbio l’alligatore.

Al di là di coccodrilli americani e alligatori del Mississippi, ci sono comunque moltissimi pesci, serpenti, tartarughe, iguane, pantere, lontre, lamantini, linci rosse. L’Everglades è poi famoso anche per il birdwatching.

Non a caso ci sono tantissime specie di uccelli, tra cui ibis, cicogne, aironi, pellicani, aninghe, fenicotteri, spatole rosate, ardeidi e sternidi. Tra i rapaci sono presenti poiane codacorta, nibbi delle Everglades, falchi pescatori, avvoltoi collorosso, aquile calve e molti altri.

Cosa vedere nell’Everglades National Park

Nonostante nell’Everglades National Park ci siano habitat dalle caratteristiche uniformi, si possono vivere esperienze ed escursioni differenti a seconda del centro visitatori dal quale si decide di accedere.

Ecco le aree nelle quali è suddivisa la riserva naturale.

Zona meridionale: Flamingo e Pine Islands

Questa parte dell’Everglades è ideale per coloro che vogliono conoscere il parco a piedi ed è la scelta migliore per una visita di un solo giorno.

La prima cosa che incontrerete è il Visitor Center Ernest F. Coe che accoglie un museo, una sala con un video di orientamento, una libreria e l’accesso ai sentieri escursionistici disponibili nei dintorni. In aggiunta, c’è un utile info-point per avere consigli sulle visite guidate.

La prima cosa da poter ammirare è Pine Islands. Appena superato il centro visitatori Coe vi conviene deviare dalla State Highway 9336 per arrivare al vicino Royal Palm Visitor Center.

Da qui si diramano due splendidi sentieri dell’Everglades, idonei per chi ama il trekking:

  • A sinistra del centro visitatori c’è l’Anhinga Trail, un sentiero il cui nome deriva dall’uccello che vi capiterà di vedere spesso sugli alberi del parco. Percorrerete una passerella di legno sospesa per 1,2 chilometri e vedrete un folto tappeto di sawgrass, falasco in italiano, la principale pianta palustre dell’Everglades.
  • A destra invece c’è il Gumbo Limbo Trail che ha una lunghezza più breve (600 metri) e vi regala un paesaggio differente in quanto si passeggia su un sentiero che attraversa un bosco di palme reali, felci, alberi di gumbo limo e altre piante.

Se preferite seguire percorsi su passerelle sopraelevate vi suggeriamo anche di raggiungere il Mahogany Hammock Trail.

Attraverserete ancora una fitta foresta subtropicale e vi muoverete per 800 metri lungo una piattaforma di legno in sospensione. Per raggiungerla dovrete ritornare sulla Highway 9336 ed andare in direzione Flamingo per 30 chilometri.

L’altra grande attrazione della regione meridionale è il Flamingo Visitor Center che troverete alla fine della Highway 9336. L’area è maggiormente esposta all’oceano e più frequentemente si verificano danni da uragani.

Dunque, prima di organizzare escursioni o tour informatevi sui sentieri aperti e sicuri da percorrere. Se siete particolarmente amanti degli uccelli potete approfittare dell’Eco Pond Trail, un loop adatto a chi è appassionato di birdwatching.

Tra i falaschi e i cespugli di questa palude ci sono esemplari che volano a pelo d’acqua come aninghe, cicogne americane, fenicotteri, ibis, cormorani, gru e rapaci.

Zona centrale: Shark Valley

La Shark Valley è tagliata da una strada di ben 24 chilometri che può essere fatta a piedi, in bicicletta oppure in tram. A piedi l’impresa è molto ardua per la lunghezza e il caldo asfissiante.

Circa a metà del percorso c’è un suggestivo sentiero che vi porterà in cima ad una torre di osservazione che svetta sopra un piccolo canale popolato di alligatori. Dalla struttura si gode di un’affascinante vista sul cosiddetto ‘river of grass’ del parco.

Ci sono un paio di percorsi brevi da percorrere abbastanza agilmente a piedi. Il primo è il Bobcat Boardwalk Trail, una passerella di legno che si inerpica tra i falaschi per 800 metri. L’ingresso è proprio a 50 metri dal centro visitatori di Shark Valley.

Il secondo sentiero è l’Otter Cave Hammock Trail. È lungo circa 400 metri e vi consente di fare una piccola deviazione dalla strada principale per addentrarvi dentro la foresta. Non c’è passerella, ma camminerete sul terreno battuto.

Nel caso non aveste voglia di spostarvi a piedi, c’è la possibilità di muoversi in bicicletta o in tram. Per noleggiare le bici è sufficiente recarsi al visitor center. Potrete noleggiare le biciclette dalle 8:30 alle 16:00 e dovrete riconsegnarle entro le 17:00.

Il costo per ogni bicicletta è di 22 dollari. In media ci voglio 2-3 ore almeno per esplorare bene l’area di Shark Valley. È importante però fare attenzione alle condizioni ambientali, specialmente in estate. Attrezzatevi con spray antizanzare e crema solare.

L’alternativa alla bicicletta è il tram. Esiste un tour offerto dalla Shark Valley Tram Tour. La visita dura 2 ore ed il biglietto non è compreso nel ticket di ingresso al parco.

Il tour vi costerà 28 dollari per le persone dai 13 ai 61 anni, 22 dollari per gli over 62 e 15 dollari per i bambini dai 3 ai 12 anni. L’escursione prende il via dal visitor center.

Per conoscere nel dettaglio orari ed altre informazioni vi consigliamo di consultare il sito ufficiale.

Zona occidentale: Everglades City e Smallwood Store

La parte occidentale dell’Everglades National Park comprende Everglades City ed il Gulf Coast Visitor Center ed è rinomata soprattutto per i tour in barca alle Ten Thousand Island, un intricato groviglio di isolotti di mangrovie che si estende verso Flamingo.

L’area è visitabile esclusivamente con barche, canoe e kayak. Molto interessante è pure il suggestivo Smallwood Store, un museo di storia locale che sorge in un edificio in legno eretto su una palafitta.

Al suo interno conoscerete la storia dei nativi Calusa che sembra costruissero isole artificiali realizzate con le conchiglie.

Il museo si trova su Chokoloskee Island, un’isoletta che si raggiunge facilmente da Everglades City per mezzo di un cavalcavia.

Tour ed escursioni da fare

Tra le più divertenti attività da fare nel parco dell’Everglades c’è senza dubbio il tour in airboat. Per chi non lo sapesse, si tratta di una particolare imbarcazione dotata di un potente motore a scoppio con elica.

Questo tipo di natante si muove veloce sull’acqua dei canali e vi dà l’occasione di ammirare flora e fauna da una prospettiva inedita. Le guide rallentano nei punti più interessanti per i turisti e vi raccontano nei particolari la vita dell’ecosistema locale.

Di solito gli airboat sono piuttosto rumorosi e vi saranno dati dei tappi per le orecchie. Nel parco ci sono soltanto tre tour operator autorizzati ad organizzare tour in airboat (Coopertown, Gator Park Everglades Safari Park) e sono tutti dislocati poco prima del Shark Valley Visitor Center.

Oltre alle biciclette, il modo più dinamico per fare un tour nell’Everglades National Park è a bordo di canoe e kayak. Nine Mile Pond e Hells Bay sono due percorsi molto semplici pensati per i bambini.

Per gli adulti principianti c’è il Nine Mile Pond Loop che guida i canoisti verso una zona ricca di mangrovie dove potrete avvistare spatole rosate, trampolieri e alligatori. Più impegnativo e per veri esperti è invece il sentiero Hells Bay, lungo ben 11 miglia.

In caso foste sprovvisti di canoa o kayak non ci son problemi poiché se ne può noleggiare uno al visitor center di Flamingo.

Dove fare camping

Volete vivere una o più notti sotto le stelle, immersi nella natura più selvaggia ed incontaminata? All’Everglades National Park questo è possibile.

Nel parco si può tranquillamente fare campeggio oppure fare glamping pernottando in eleganti tende ecologiche. O ancora, c’è l’opportunità di dormire in case galleggianti attrezzate di tutto.

Per quanto riguarda il camping puro e semplice, c’è il campeggio di Long Pine Key. Sorge in una radura rocciosa e dista 5 miglia dall’Ernest F. Coe Visitor Centre. I turisti hanno a disposizione 108 piazzole diverse che possono accogliere tende e camper di varie dimensioni.

Altrettanto ben servito è il Flamingo Campground che si trova più a sud ed è fornito di 3 aree camping con 274 piazzole per tende, caravan e camper. Entrambi i campeggi sono dotati dei principali servizi igienici e docce.

Per ulteriori informazioni su prezzi e regole di acceso è bene collegarsi alla sezione dedicata del portale ufficiale.

Quando visitare l’Everglades National Park

Prima di pianificare una visita all’Everglades National Park, è importante scegliere con attenzione il momento migliore.

In genere il periodo più favorevole dell’anno è durante la stagione secca che comincia da fine ottobre e si protrae fino ad aprile. In questa fase le acque portate dalle inondazioni estive defluiscono verso il mare ed è più facile osservare le bellezze del posto.

Nella stagione secca fa ancora abbastanza caldo, ma ci sono meno umidità e zanzare, sempre molto fastidiose.

Volendo si può comunque visitare il parco in estate. È però utile specificare che in questo periodo c’è un forte caldo umido e piove spesso (gli uragani sono a volte un problema).

Dove si trova il parco e come arrivare

L’Everglades National Park è situato nell’estrema punta meridionale della Florida. Più precisamente è a 79 chilometri da Miami, a 340 chilometri da Tampa e a 440 chilometri da Orlando.

Data la sua vastità, si estende dall’Oceano Atlantico e fino alla periferia meridionale della città di Naples.

Per coloro che dispongono di un’auto e provengono da Miami, l’accesso più comodo è da Shark Valley e dovreste metterci circa 50 minuti. Altrimenti è meglio affidarsi ad uno dei tanti tour organizzati che partono da Miami.

Ricapitolando, per entrare al parco ci sono 5 visitor center, disseminati in varie parti della riserva:

  • L’Ernest Coe Visitor Center, il Flamingo Visitor Center ed il Royal Palm Visitor Center sono dislocati a sud dell’Everglades National Park, nelle vicinanze di Florida City e Homestead.
  • Lo Shark Valley Visitor Center è al 36000 di Southwest 8th Street. Per arrivare dovrete imboccare la US 41, la strada che divide a metà il parco da est a ovest. Su questa stessa arteria si snoda il Tamiami Trail che parte dal quartiere di Little Havana a Miami.
  • Il Gulf Coast Visitor Center è situato nei pressi di Everglades City. Non è uno dei più affollati o gettonati, però è ideale per le persone che provengono da Naples o che vogliono ammirare i canali e le paludi più selvagge.

Orari d’ingresso e biglietti

L’Everglades National Park è aperto 24 ore al giorno per tutto l’anno. Invece i vari visitor center hanno orari specifici.

  • Ernest Coe Visitor Center: dalle 9:00 alle 17:00 (aprile- metà dicembre) e dalle 8:00 alle 17:00 (metà dicembre-marzo);
  • Flamingo Visitor Center: dalle 8:00 alle 17:00 (novembre-aprile) e dalle 8:00 alle 17:00 da mercoledì a domenica (maggio-ottobre);
  • Shark Valley Visitor Center: dalle 9:00 alle 17:00 tutto l’anno;
  • Gulf Coast Visitor Center: dalle 8:00 alle 17:00 tutto l’anno.

Per quanto riguarda i biglietti, i prezzi sono i seguenti:

  • Ingresso con automobile: 35 dollari
  • Ingresso con moto: 30 dollari
  • Ingresso a piedi o in bicicletta: 20 dollari
  • Pass annuale: 70 dollari

Tutti i pass hanno validità per 7 giorni e possono essere acquistati alla Shark Valley Entrance o alla Homestead Entrance all’Ernest Coe Visitor Center.