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Musica Country: storia, caratteristiche e sviluppo del genere in USA

Aprile 19, 2024 /

La musica country è un genere musicale nato in America, ma è storicamente considerato come il risultato di una fusione tra varie forme di musica popolare, sia autoctone che importate dall’Europa, in particolare dall’Inghilterra, dalla Scozia, dall’Italia, dalla Francia e dall’Irlanda.

Si sviluppa all’inizio del ‘900, periodo in cui era conosciuta come “Old-time music” o “Hillbilly music”. Il termine “Hillbilly” alludeva in modo dispregiativo proprio ai frequentatori di questo genere musicale, ossia i contadini e gli operai bianchi che popolavano la zona meridionale degli Stati Uniti, considerati arretrati dai loro concittadini del nord. 

Scopriamo dunque l’evoluzione di questo genere fra i più importanti della musica americana.

La nascita del Country

storia country

Secondo alcune supposizioni, si pensa che questo genere si sia affermato, nella sua forma primordiale, in un magazzino della Taylor-Christian Hat and Glove Company, un’azienda di Bristol, tra Virginia e Tennessee.

L’importanza di Bristol per la nascita di questo genere è stata riconosciuta formalmente dal Congresso degli Stati Uniti, che l’ha dichiarata “patria della musica country” nel 2009. Dal 2014 la città ospita inoltre il Birthplace of Country Music Museum, letteralmente “museo della patria del country”.

La comparsa ufficiale del country si deve all’iniziativa di un produttore musicale newyorkese, Ralph Peer, che nel 1927 improvvisò uno studio di registrazione per far suonare e incidere quello che era conosciuto come “Hillbilly sound”. Dopo una serie di annunci sui giornali, numerosi musicisti fra conosciuti e sconosciuti volsero partecipare all’iniziativa, e alla fine 19 di essi registrarono in più sessioni 72 canzoni in totale.

Nonostante Peer si possa considerare l’uomo che ha “inventato” il country e lo ha portato ufficialmente all’attenzione del grande pubblico, l’esistenza di questo genere è attestata già dall’inizio degli anni ‘20. In particolare, registrazioni di musica country appaiono a partire dal 1922.

I rappresentanti più importanti di questa fase preistorica del genere sono Vernon Dalhart, voce della famosa “Wreck of the Old 97”, Ernest StonemanHenry Whitter e A.C. (Eck) Robertson. Questi artisti sono accumunati dall’aver tutti inciso la loro musica prima dell’era Peer.

Anche molti musicisti afroamericani hanno contribuito alla nascita del country, tra cui Lead Belly, il quale rese famosa la canzone “In The Pines”, rifatta in forma di riscrittura dai Nirvana nella loro “Where Did You Sleep Last Night”.

Con l’iniziativa di Peer e di altri produttori pionieri la nascente musica country ha avuto la possibilità di svilupparsi a partire dal territorio di origine. I musicisti di solito dovevano recarsi personalmente a New York o altri grandi centri musicali per essere ascoltati. Invece, grazie alla diffusione della registrazione musicale, adesso potevano usare le incisioni per raggiungere il pubblico senza doversi spostare.

Le caratteristiche del Country

musica country americana

Musicalmente parlando, il country è una musica popolare basata sulla commistione di una voce cantante e una serie di strumenti accompagnatori. Spesso basata sugli accordi e i ritmi del blues e del folk, è caratterizzato da semplicità e spontaneità. I testi spaziano da argomenti sociali, di cronaca o patriottici, fino ai temi sentimentali (questi ultimi, in particolare, sono protagonisti delle cosiddette “ballads”).

Dal punto di vista della strumentazione impiegata, la musica country fa affidamento sulle “string band”, cioè i complessi musicali in cui gli strumenti principali che vengono utilizzati sono a corda, come la chitarra, il banjo ed il violino. Frequente era anche l’utilizzo di altri strumenti accompagnatori, come il dulcimer e il contrabbasso, nonché variazioni della chitarra acustica come il dobro (uno strumento di metallo capace di produrre un maggiore volume sonoro).

Uno stile di accompagnamento importante, da non dare per scontato, è sicuramente quello che ha caratterizzato il ballo con le danze in linea, cioè in coppia, tipico della musica country. Gli stili di ballo erano numerosi e derivati da svariate influenze culturali. Negli USA ha spopolato il two steps, con passi lento-lento-lento, veloce-veloce-veloce, girando attorno alla sala da ballo con movimenti antiorari.

Il significato dei testi rimanda, al di là dell’amore, anche ad atmosfere amichevoli e vicine alla quotidianità americana, ancora oggi attuale come le feste organizzate all’aperto, all’insegna del ballo e del cibo, barbecue, pesca e birra. Ci sono anche canzoni che sottolineano l’amore per la patria o raccontano storie di soldati che partono per la guerra.

La familiarità dei temi trattati dagli artisti country nei loro testi è uno dei motivi principali per cui questo genere è riuscito a far innamorare di sé gli americani.

Quali sono i principali esponenti del Country?

storia musica country

Già famoso all’epoca delle sessioni di Bristol, ancora oggi Jimmie Rodger è considerato universalmente il re, o meglio il “Padre”, del country. “T for Texas”, conosciuta anche come “Blue Yodel No. 1”, è una delle sue opere più riuscite e amate. Fu registrata proprio nello studio di Peer.

Jimmie Rodgers è considerato il Padre del country perché ha definito alcune delle basi caratteristiche del genere. Fra queste troviamo l’utilizzo dello “yodel” (i vocalizzi tipici della musica germanofona) e l’impiego della chitarra hawaiana. Questa si che si suona con un cilindro di vetro o metallo passato sui tasti, e va appoggiata sulle ginocchia o su un supporto. Jimmie ha inoltre contribuito ad affermare la figura del cantante-star, fondamentale per questo genere dopo di lui.

Tra le canzoni registrate dagli artisti di Peer emersero inoltre quelle della famiglia Carter, dalla Virginia. I membri della famiglia Carter, ossia Maybelle Carter, insieme alla sorella Sara Dougherty e al cognato Alvin Pleasant, introdussero una tecnica che nel tempo ha assunto il nome di “fingerstyle” o “fingerpicking”. Questa si basa sul suonare contemporaneamente accompagnamento e melodia su strumenti a corda come il banjo o la chitarra, utilizzando sia il plettro che le dita.

Se parliamo di country classico, quindi, gli artisti imprescindibili sono due: Jimmie Rodger e la famiglia Carter.

Gli sviluppi della musica Country

Negli ‘40 una nuova generazione di musicisti folk apparse sulla scena musicale, guidata dalla nascita di stazioni radio con trasmissione dedicate al genere, come “Grand Ole Opry”. Fra questi nuovi artisti si distinsero inizialmente Uncle Dave MaconRoy Acuff e l’armonicista afroamericano DeFord BaileyEddy Arnold e Jenny Lou Carson, invece, furono i più importanti esponenti del country a cavallo fra gli anni ‘40 e gli anni ‘50.

In questo periodo il country si mischia con la musica Western, anch’essa nata negli anni ‘20, ma i due generi vanno considerati comunque come indipendenti. L’emergenza di cantanti come Patsy Montana affermò l’idea di solista femminile, una grande novità rispetto al passato.

Grazie al complesso conosciuto come Bill Monroe and the Blue Grass Boys in questo periodo nasce anche il sottogenere del bluegrass, che deve il proprio nome alla stessa band. Il bluegrass è una variante del country con maggiori influenze jazz e gospel. Un tratto che lo differenzia dal genere principale è quello del ruolo solistico affidato ad alcuni strumenti in dei momenti specifici dei brani. Questo sottogenere è inoltre famoso per il contrasto fra testi tristi e accompagnamento ritmato.

Fra gli artisti della seconda generazione del country troviamo anche Hank Williams, famoso per aver reso celebre il genere honky tonk, così chiamato dal sound metallico dei pianoforti verticali a cui si rifaceva.

A cominciare dalla metà degli anni ‘50, e raggiungendo il suo apice nei primi anni ‘60, si diffonde un tipo di country conosciuto come Nashville sound, dal nome della città che lo ha visto nascere. Il sottogenere è caratterizzato da sonorità più pop e orecchiabili, cosa che lo rese molto famoso. Tra i principali artisti di questo genere figurano Jim ReevesSkeeter DavisConnie Smith, i BrownPatsy Cline e Eddy Arnold.

Dal suono di Nashville nacquero poi generi ancora più tendenti al pop, come il countrypolitan, famoso negli anni ‘60, e poi il countrypop, affermatosi fra gli anni ‘70 e gli ‘80.

Il Nashville sound e le sue derivazioni nacquero infatti come un tentativo di rendere più appetibile la musica country, dopo che le vendite di questo genere furono surclassate da rockabilly rock’n’roll. Alcuni artisti, tuttavia, considerarono questa svolta un tradimento delle origini del country.

Al suono di Nashville si opposero i californiani Maddox Brothers and Rose, che fondarono il cosiddetto Bakersfield sound, legato agli strumenti a corda e alle tematiche tradizionali. Nella Nashville degli anni ‘80, anche artisti quali Randy Travis e Ricky Skaggs tentarono un ritorno al sound delle origini, ma le case discografiche non li appoggiarono, considerandola una direzione poco remunerativa.

Gli artisti che ebbero però maggior successo nell’opporsi al suono di Nashville furono Willie NelsonWaylon JenningsKris KristoffersonDavid Allan Coe e soprattutto Johnny Cash. Cash rappresentava, insieme agli altri artisti citati, la punta di diamante del cosiddetto Outlaw country, o “country fuorilegge”, in quanto si opponeva al potere dei produttori di Nashville.

Johnny Cash si può considerare il più importante esponente del country moderno. Molto del repertorio di Cash è entrato nella leggenda: degli esordi di “Cry! Cry! Cry!”, influenzata dal rockabilly, e “Folsom Prison Blues” ai rifacimenti di canzoni tradizionali americane come “You are my sunshine”, fino ai remake di capolavori country come “Ring of fire”. L’autore è famoso per aver riportato il country alle sue origini culturali e musicali, per il suo attivismo per i diritti dei carcerati e per gli indiani d’America e per la sua immagine da “fuorilegge”, che contrastava con le sue maniere quasi galanti.

Un altro sottogenere “anti-Nashville”, imparentato e in parte intrecciato con quello dell’outlaw country, fu quello del Texas country, che fin dal nome si rifaceva alla radice Texana e Tex-Mex della musica country. Questo sottogenere era caratterizzato da un ritorno alle string-band e al ruolo centrale del cantante-chitarrista. Oltre ai vari artisti outlaw citati, fra gli esponenti importanti di questo sottogenere troviamo Townes Van ZandtSteve Earle e Terry Allen.

La divisione fra un’idea di country ripulito, cosmopolita e pop, e quella di un genere legato alle sue radici popolari e “proletarie” non si è più ricucita dagli anni ‘60 in poi. Ancora oggi influenza la posa degli artisti che continuano il solco di questo grande genere americano.

Un genere che non tramonta mai

album musica country

Al contrario di quanto si possa pensare, il country non è un genere che l’America si è lasciata alle spalle. Anzi: molti artisti hanno deciso di riproporre quel ritmo instancabile o di adattarlo su basi contemporanee più moderne.

Un esempio è la famosa “Old Town Road”, canzone scritta dal rapper 19enne Lil Nas X e cantata insieme al famoso Billy Ray Cyrus, padre di Miley Cyrus; questa canzone, con i suoi 14 dischi di platino, è stata quella dalla presenza più certificata nella storia dell’ RIAA, l’associazione Americana dell’Industria Discografica.

Inizialmente nato come contenuto virale sui social network, l’arrangiamento musicale presenta un mix interessante di hip hop, quasi trap nell’accompagnamento, fino alla strofa che rimanda al rap melodico. A rendere particolare la canzone sono proprio quegli elementi insoliti accorpati a questi generi, come i riferimenti Western o l’accompagnamento del banjo usato nella base.

Questa canzone è la recente dimostrazione di quanto la musica possa attraversare i secoli e la storia senza mai estinguersi, dando vita a simbiosi interessanti e rendendo impossibile definire una produzione musicale in un unico genere.

Miley Cyrus, nel 2012 ha inciso “Jolene”, una cover di un pezzo country molto famoso cantato da Dolly Parton, di cui era stata realizzata precedentemente un’altra cover nel 2004 dal gruppo rock statunitense The White Stripes.

Altri artisti contemporanei conosciuti per il legame con il genere country sono Tim McGrawBrad PaisleyKeith UrbanLuke BryanCarrie UnderwoodKacey MusgravesMiranda LambertBlake SheltonEric Church e il “nuovissimo” Luke Combs. Infine, è legata al country anche la giovanissima Taylor Swift, molto conosciuta anche in Italia e influenzata da molti artisti country degli anni novanta tra cui Shaina Twain e Dolly Parton.

Se siete amanti del genere e vi trovate in America, sicuramente potreste fare un salto a Nashville, patria del country moderno! Oppure a Bristol, perché no?

In quasi tutti i locali di Nashville ci sono spettacoli dal vivo e spesso si è invitati anche a ballare per accompagnare la musica. Se siete fortunati, potrebbe capitarvi di incontrare famosi musicisti del genere, perché sono spesso anche i proprietari dei locali in cui si suona.

I 10 album per capire il country


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