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Museo di Storia Naturale a New York

L’American Museum of Natural History è un grandissimo museo, tra i più famosi di New York e tra i più importanti del mondo nel campo della storia naturale.

Dovreste visitarlo, che abbiate visto o meno la commedia del 2006 “Una notte al museo” con Ben Stiller, ambientata proprio qui!

C’è infatti tutto il necessario per appassionare grandi e bambini: un’esposizione vastissima (oltre 33 milioni di pezzi) che svela la storia della terra tramite ricostruzioni dettagliate di luoghi e habitat, fossili, scheletri, minerali, fotografie, oggetti, modelli in scala, diorami, piante, animali, elementi audiovisivi, interattivi e ipertecnologici.

Tutte le scienze legate alla natura – dall’antropologia alla biologia, dall’astronomia alla geologia – sono sviscerate in modo approfondito, ma con un taglio piacevole in grado di coinvolgere anche i meno esperti.

Questo museo diverte ma “non scherza”: è infatti un’istituzione di primo piano anche nel campo della ricerca e della scienza, e fin dalle sue origini è stato coinvolto in ambiziose spedizioni, come quelle alla scoperta del Polo Nord, delle aree non mappate della Siberia, della Mongolia e del Congo.

Siete pronti a fare un viaggio nel tempo?

Dove si trova

Nell’Upper West Side di Manhattan, all’indirizzo Central Park West & 79th Street.

Quando arriverete, tra la 79esima Strada e Central Park, non avrete difficoltà ad individuarlo. Il museo si trova infatti all’interno di una grande struttura che si estende per ben quattro isolati.

Come arrivare

In metropolitana:

  • fermata 81th Street, linea B (solo nei giorni feriali) o C
  • fermata 79th Street, linea 1

In bus: linee M79, M7, M10, M11, M86 e M104.

Cosa vedere

L'Hayden Planetarium
L’Hayden Planetarium

Il museo si sviluppa su quattro piani, più un piano sotterraneo. Ha 45 sale permanenti ed ulteriori aree dedicate alle esposizioni temporanee.

Ci vorrebbero giornate intere per visitare tutto il museo!

Una tale abbondanza di sale e reperti può confondere, ma viene sicuramente in aiuto la mappa del museo, che potete scaricare in formato pdf da questa pagina del sito ufficiale, anche in italiano.

È perfettamente comprensibile e utile ad individuare le sale “da vedere assolutamente”, in base alle vostre preferenze (siamo pronti a scommettere che non mancheranno quelle dei dinosauri), e quelle che invece potete “sacrificare”, per questioni di tempo!

Mettete in conto, comunque, almeno tre o quattro ore per una bella visita al museo.

Molto valida è anche la app dedicata al museo.

Segnaliamo adesso le opere che solitamente suscitano il maggiore interesse dei visitatori, andando piano per piano.

Piano sotterraneo

  • Rocce lunari, dei “souvenir” portati sulla Terra dagli astronauti di ritorno le missioni Apollo negli anni Settanta.
  • Willamette Meteorite, un meteorite ferroso scoperto in Oregon nel 1902, ma già conosciuto da tempo dai nativi americani. Pesa 15,5 tonnellate e noterete il suo aspetto bucherellato come il formaggio gruviera.

Primo piano

  • Nella sezione dedicata all’oceano domina dall’alto una grandissima balenottera azzurra del peso di 9,5 tonnellate. Una presenza imponente: pensate che questo modello raggiunge quasi i 30 metri di lunghezza. Riproduce una balena scoperta nel 1925.
  • Lo scheletro di Lucy, una donna vissuta più di 3,18 milioni di anni fa. Ritrovato nel 1974, è annoverato tra gli scheletri più completi risalenti a quell’epoca.
  • Patricia Emerald, uno degli smeraldi più grandi mondo; parliamo di 632 carati. Ritrovato in Colombia nel 1920, ha 12 facce.
  • Il meteorite più grande del mondo che può essere visto in un museo si trova nella Sala Ross. Scoperto in Groenlandia nel 1894, pesa 34 tonnellate ed è sostenuto da colonne che si passano attraverso il pavimento e arrivano nella roccia sotto il museo.
  • Nella sala delle foreste del Nord America, c’è una fetta di sequoia gigante vecchia 1400 anni. L’albero proveniva dalla California ed è stato abbattuto nel 1891 (oggi non sarebbe accaduto, essendo la sequoia annoverata tra le specie protette).
  • Da questo piano si accede inoltre all‘Hayden Planetarium, il planetario che supera i 25 metri di diametro e riproduce bellissimi filmati sull’universo (nell’avveniristico Rose Center per la Terra e lo Spazio).

Secondo piano

  • Riproduzione dello scheletro di un dinosauro erbivoro, Barosaurus, che per la precisione era una mamma-Barosaurus che difendeva il suo piccolo dall’attacco di un Allosaurus (c’è anche lui!). Si trova nel maestoso ingresso del museo, la Theodore Roosevelt Rotunda, chiamata anche Grand Entrance.

A proposito, se per qualche motivo avete programmato di non visitare il museo, ma vi doveste trovare proprio da quelle parti, il consiglio è di varcare comunque la sua soglia. I vantaggi? Potrete “salutare” gratuitamente il Barosaurus e leggere, sulle pareti in marmo dell’ingresso, i pensieri di Roosevelt sullo Stato, la giovinezza, l’età adulta e la natura.

  • Le sale dedicate alle popolazioni asiatiche e africane, dove sono esposti numerosi utensili e manufatti: oggetti d’uso quotidiano, stoffe, tappeti e, addirittura, la ricostruzione di un santuario tibetano.
  • L’Hayden Big Bang Theater, con il suo schermo concavo di grandi dimensioni, nel quale si può vedere un’accurata riproduzione del Big Bang.

Terzo piano

  • Nella Sala Akeley dedicata ai Mammiferi Africani si può vedere un gruppo di elefanti pronti a caricare; uno di questi esemplari era stato cacciato personalmente e donato al museo da Theodore Roosevelt.
  • Nella sala dedicata alle popolazioni del Pacifico, di sicuro vi strapperà un sorriso la testa dell’isola di Pasqua (statua Moai) compagna di avventure di Ben Stiller nel film “Una notte al museo”!
  • La sala dedicata agli uccelli del Nord America; a proposito, sapevate che solo nella città di New York abitano circa 400 specie?

Quarto piano

  • Il pezzo forte del museo! Parliamo delle grandi e luminosissime sale dedicate ai dinosauri. Tra scheletri esposti (più di 120), fossili e dentature probabilmente vi sentirete come dentro al film Jurassic Park (nessuna scena del quale, però, è stata girata in questo museo). Fate caso a come i bambini rimangono incantati a guardare le grandi sagome realisitiche degli animali estinti! Quando uscirete da queste sale, saprete molto di più anche sulle teorie sull’estinzione dei dinosauri, ampiamente trattate.
  • Interessanti anche le sale dedicate alle origini dei vertebrati e ai mammiferi.

Non meno avvincenti dell’esposizione permanente, le esposizioni temporanee del museo (Special Exhibitions). Per esempio, da maggio a ottobre si può ammirare una mostra di più di 500 farfalle tropicali vive che svolazzano allegre e si nutrono del nettare delle piante collocate all’interno del vivaio realizzato appositamente per loro.

Oltre ai reperti e agli oggetti esposti al museo, non dimenticate di andare a vedere, all’esterno dell’entrata di Columbus Avenue, la capsula del tempo – ben visibile su un piedistallo – progettata da Santiago Calatrava.

Sigillata nel 2000 dopo aver introdotto al suo interno oggetti rappresentativi del 20° secolo, verrà aperta solo il 1° gennaio del 3000.

Orari e prezzi dei biglietti

Il museo è aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 17.45, tranne il giorno del Ringraziamento e il giorno di Natale.

I prezzi dei biglietti:

  • Adulti $23
  • Studenti (con documento di identità) $18
  • Senior (dai 60 anni in su) $18
  • Bambini (età 2-12 anni) $13

Questi sono i prezzi per l’esposizione permanente (comprendono anche l’accesso al Rose Center for Earth and Space): saranno più alti se deciderete di visitare anche una o più mostre speciali.

L’ingresso a questa struttura è incluso anche nei pass.

Quando andare

Questo museo da oltre 5 milioni di visitatori l’anno è molto affollato soprattutto nel fine settimana. Per una visita più tranquilla, preferite i giorni infrasettimanali e, meglio ancora, la mattina.

Inoltre, se inizierete la vostra esplorazione dal quarto piano (quello dei dinosauri), come fanno in tanti, poi per scendere ai piani inferiori preferite le scale, dato che per gli ascensori spesso c’è troppa fila. All’uscita, se sarete troppo stanchi potrete sedervi a riposare sulle panchine di Central Park!

Mangiare e fare shopping al museo

In questo museo è vasta anche l’offerta gastronomica!

  • Al piano interrato si trova la galleria alimentare, che offre prodotti per tutti i gusti e le età (anche per chi è intollerante al glutine o allergico alla frutta a guscio).
  • Al primo piano, il Café on One propone una selezione di prodotti gourmet (che saranno soprattutto i clienti adulti ad apprezzare).
  • Al quarto piano, il Café on Four propone pranzi leggeri e un assortimento di snack.

Tutti i punti di ristoro sono aperti dalle 11.00 alle 16.45.

L’acquisto di oggetti e souvenir sarà a sua volta semplice. Più negozi, infatti, sono distribuiti sui diversi piani:

  • Shop del museo (primo e secondo piano)
  • Shop della terra e dello spazio (piano interrato, Rose Center per la terra e lo spazio)
  • Shop cosmico (secondo piano, Rose Center per la terra e lo spazio)
  • Dino store (quarto piano)

Troverete articoli utili, divertenti o didattici, da regalare a voi stessi o ad altri (ed esiste anche lo shop online, che effettua spedizioni anche verso l’Italia).

Un po’ di storia

La fondazione del museo risale al 1869, e si deve all’iniziativa di Albert Smith Bickmore, un ex studente dello zoologo di Harvard Louis Agassiz.

La prima sede si trovava nel Central Park Arsenal, sul lato orientale di Central Park. Alcuni anni dopo, nel 1874, il presidente degli Stati Uniti Ulysses S. Grant pose la pietra angolare dell’edificio del museo in 77th Street, che sarebbe stato poi inaugurato nel 1877.

Questa costruzione oggi è nascosta alla vista dai numerosi altri edifici del complesso che occupa un’ampia parte di Manhattan Square.

Essendo stato completato in epoche successive, il museo presenta una commistione di stili, dal neoclassico (evidente nella facciata) al neoromanico.

In particolare, l’entrata dalla parte di Central Park West è dominata da colonne bianche e dalla una statua di bronzo del presidente Theodore Roosevelt.

Visto da altri lati, l’edificio sembra somiglia addirittura ad una costruzione medioevale.

La parte più moderna è, naturalmente, il ‘Rose Center’, inaugurato nel 2000: un cubo di vetro contenente il planetario Hayden, come una sfera che galleggia al suo interno.

Curiosità sul museo

  • Ricordate la prima serie Friends? Uno dei protagonisti, Ross, lavorava nel Museo di Storia Naturale come Paleontologo, e ciò contribuiva a farlo ritenere una persona noiosa (beato lui, invece!). E, nel caso in cui vi venisse il dubbio, la sala Ross dedicata ai meteoriti non è in suo onore, ma dedicata al filantropo americano Arthur Ross.
  • Il calamaro e la balena, titolo di un film americano del 2006 candidato all’Oscar per la migliore sceneggiatura originale, richiama una sala del museo dove si svolge anche l’ultima scena del film (della quale non vi parleremo, per evitare gli spoiler).
  • Il film Una notte al museo ha avuto un tale successo che è stato girato un sequel, però non nello stesso museo, bensì a Washington nello Smithsonian.
  • Il modello di balenottera è stato realizzato alla fine degli anni Sessanta. A seguito di nuove scoperte su questi animali, la balenottera del museo fu restaurata, variando alcuni dettagli e aggiungendone dei nuovi, come l’ombelico.
  • Nel 1964 ci fu un furto di gioielli. I ladri – dopo aver visitato il museo per una settimana, per memorizzarne le caratteristiche – saltarono una recinzione, usarono una scala antincendio, avanzarono strisciando lungo una sporgenza e si calarono al quarto piano con una fune. Rubarono gioielli di valore inestimabile, tra i quali un grandissimo zaffiro. I ladri furono ben presto catturati e i gioielli (quasi) tutti ritrovati.

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