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Ponte di Brooklyn

Il ponte di Brooklyn (Brooklyn Bridge) è una star indiscussa della Grande Mela.

Inaugurato nel 1883, e allora definito come l’ottava meraviglia del mondo, fu il primo ponte realizzato in acciaio.

Per lungo tempo è stato il ponte sospeso più grande del mondo, nonché la principale via di accesso per Brooklyn nei tempi in cui era ancora una piccola città distinta da New York.

Oggi ha perso tali primati, ma non certo il suo appeal!

Non a caso, chi va a New York non riesce a tornare a casa senza aver scattato almeno una foto “effetto cartolina” del ponte di Broccolino (soprannome che gli avevano dato gli immigrati italiani).

Dove si trova

Il ponte si trova sull’East River e collega l’omonimo distretto di Brooklyn alla parte sud dell’isola di Manhattan.

I suoi numeri

Lunghezza: 1825 metri (quasi due chilometri).

Altezza luce: 41 metri.

Il ponte è sostenuto tramite quattro cavi in acciaio, sospesi tra due torri in calcare e granito. Ogni cavo è lungo più di 1000 metri e spesso circa 40 cm.

Le torri in stile gotico raggiungono circa 85 metri di altezza dal pelo dell’acqua e sono distanti tra loro 486 metri.

Il ponte è attualmente diviso in corsie superiori ed inferiori: in quelle superiori si può passeggiare a piedi e in bici, quelle inferiori sono invece destinate alle auto.

C’è fermento sul Brooklyn Bridge! Quotidianamente lo attraversano oltre 120.000 veicoli, circa 4000 pedoni e più di 3000 biciclette.

Salire sul ponte o no?

La prima decisione da prendere è: salire sul Ponte di Brooklyn oppure accontentarsi di ammirarlo da lontano?

La decisione va presa considerando… tutto il bello che si può vedere dal ponte.

Percorrendolo a partire da Brooklyn si scorgono in lontananza gli spettacolari grattacieli di Lower Manhattan lasciandosi alle spalle Brooklyn con le sue inconfondibili case di mattoni. Arrivando da Manhattan si ha naturalmente la visione opposta.

Scendendo maggiormente nei dettagli, dal ponte potrete si possono vedere, quando il cielo è terso: la Statua della Libertà su Liberty Island in lontananza, Wall Street, i ponti di Manhattan, Williamsburg, Verrazzano, pittoreschi scorci di Brooklyn, Governors Island, Ellis Island, la Freedom Tower.

Inoltre, abbassando lo sguardo si può ammirare l’East River attraversato da water taxi e traghetti (che viene voglia di salutare con le mani, come quando eravamo bambini).

Siamo stati convincenti? Allora, salite, salite!

Tra l’altro, questa attrazione è “aperta” a tutte le ore e gratuita (siamo fortunati! Fino al 1891, attraversarlo a piedi costava un centesimo di dollaro, venivano richiesti 5 centesimi per cavallo e cavaliere e 10 per le carrozze).

Se però avete difficoltà a camminare o siete persone facilmente stancabili, il ponte potrebbe mettervi in crisi.

In tal caso, piuttosto che rinunciare a questa bellissima esperienza potreste percorrere solo un pezzetto del Brooklyn Bridge e poi tornare indietro da dove siete partiti. Un buon compromesso (e chissà che, una volta saliti, il magnifico paesaggio non vi ricarichi delle energie necessarie per proseguire fino alla fine).

Da Manhattan a Brooklyn o il contrario?

La seconda decisione da prendere è: iniziare la passeggiata da Brooklyn o da Manhattan?

La maggior parte dei visitatori arriva da Manhattan, ma in effetti partire da Brooklyn è il top!

Soprattutto nelle ore magiche tramonto, e non appena iniziano ad illuminarsi i grattacieli.

Come arrivare e quando

Per cominciare l’avventura da Brooklyn avete queste possibilità:

  • prendere la metro 2 o 3 per arrivare nel quartiere di Brooklyn Heights (fermata Clark Street) e andare verso il Brooklyn Bridge Park.
  • prendere la metro A o C fino a High Street (la fermata è nota anche con il nome di High Street-Brooklyn Bridge)
  • prendere il battello del NYC Ferry, tratta East River, dal Pier 1, DUMBO

Se preferite percorrere il ponte partendo da Manhattan, le stazioni più vicine della metro sono:

  • Brooklyn Bridge/City Hall (linee 4, 5, 6)
  • Chambers Street (linee 1, 2, 3)

Anche da Manhattan potete prendere il battello del NYC Ferry.

Dove sono gli ingressi

A Brooklyn l’ingresso per pedoni e biciclette si trova a Tillary Street, all’incrocio con Adams Street.

C’è anche un’entrata nel quartiere di Dumbo, in un sottopassaggio tra l’incrocio di Washington Street e Prospect Street. Troverete delle scale che portano fino alla passerella per i pedoni. Questo ingresso risulta quindi poco comodo per chi ha con sé la bici, dato che bisogna portarla per le scale.

A Manhattan, l’accesso al ponte a piedi o in bicicletta avviene da City Hall a Lower Manhattan, lungo Centre Street.

Come attraversare il ponte

Gambe in spalla (a piedi)

Teoricamente occorre meno di mezz’ora per attraversare il ponte a piedi, ma noi vi suggeriamo di impiegare più tempo del necessario (almeno un’ora).

Infatti, mica si può ammirare il panorama, fare foto e selfie a sfinimento, prendere una buona dose di vento e il sole (a seconda della stagione) di fretta!

E poi, ci sono anche delle accoglienti panchine. Vorrete sicuramente accomodarvi sul ponte di Brooklyn per un po’.

Qualche consiglio:

  • usate scarpe comode. I tacchi e le assi di legno non vanno affatto d’accordo. Da un ingresso all’altro la lunghezza è pari a 2,36 km (che facendo andata e ritorno bisogna moltiplicare per due), e c’è anche una leggera pendenza
  • non invadete la pista ciclabile, per educazione e per motivi di sicurezza. Le bici arrivano sfrecciando velocemente e devono trovare il loro spazio libero
  • tenete i bambini per mano
  • in estate, portate con voi una bottiglietta d’acqua (lungo il percorso potreste comunque trovare alcuni venditori di bevande, rigorosamente non autorizzati!)
  • in inverno, copritevi bene. Il vento sul ponte è davvero forte, ed entra dappertutto

In bicicletta

Con la vostra bella bici a noleggio (magari inclusa nel vostro pass per New York) potrete percorrere il ponte in circa 15 minuti.

Vi verrà sicuramente voglia di fare delle foto, quindi il quarto d’ora non vi basterà di certo! Dovrete scendere dalla bici, trasportarla a mano dalla corsia dei pedoni, e fare i vostri scatti da lì.

Sarebbe un pericoloso errore cercare fotografare dalla corsia per le bici dove, come abbiamo detto, le due ruote arrivano a velocità sostenuta.

Che arriviate a piedi oppure in bici, se pensate di aver bisogno di un bagno dovrete utilizzare le toilette pubbliche che si trovano agli ingressi (sul ponte non ce ne sono).

La storia

Nell’inverno 1866-1867, successe ancora una volta: l’East River gelò, interrompendo i collegamenti fluviali tra Manhattan e Brooklyn.

Per ovviare a questo grave problema, si pensò alla realizzazione di un grande ponte sospeso tra i due distretti.

La costruzione del ponte iniziò nel 1869: per completarlo furono necessari quasi 14 anni di lavoro, circa 600 operai, 15 milioni di dollari e enormi sacrifici, anche in termini di vite umane.

A progettare il ponte fu l’audace ingegnere tedesco John Augustus Roebling. I ponti sospesi erano la sua specialità, ma purtroppo il Brooklyn Bridge fu l’ultimo al quale lavorò questo pioniere dell’ingegneria.

Nel 1869, mentre si trovava sul bordo di un molo lungo l’East River per stabilire la posizione in cui sarebbe stato costruito il ponte, un traghetto in arrivo gli schiacciò un piede. Roebling perse le dita e fu vinto dal tetano circa un mese dopo.

Fu il figlio Washington Roebling a prendere le redini del progetto, che tuttavia costò caro anche a lui. Effettuando complicate immersioni nelle camere di scavo sottomarine venne infatti colpito dalla malattia da decompressione (“sindrome del cassone”) e rimase parzialmente paralizzato.

La moglie, Emily Warren Roebling, si rivelò per lui una eccellente assistente, aiutandolo a portare il ponte a completamento. Pensate che nel corso dei lavori il marito, costretto a letto, osservava tutto con un binocolo dalle finestre della loro casa a Brooklyn Heights.

Ci furono altri sfortunati: diversi operai caddero dal ponte in costruzione, vennero colpiti dai detriti o, a loro volta, dalla malattia da decompressione. Si stima che morirono circa 20 persone: se oggi il ponte esiste, in tutta la sua imponenza, è anche grazie a loro.

L’inaugurazione dell’opera avvenne il 24 maggio 1883, alla presenza dell’allora presidente degli Stati Uniti Chester Arthur, e quel giorno ben 250 mila persone attraversarono il Ponte di Brooklyn

Curiosità

  • Il Brooklyn Bridge fu il ponte sospeso più lungo del mondo fino al 1903, anno in cui venne superato dal suo “vicino di casa”, il Ponte di Williamsburg, sempre sull’East River.
  • Il progetto prevedeva, all’interno delle fondamenta, una galleria commerciale. Questa parte del progetto non ebbe successo. Quello spazio ospitò alcune performance artistiche ma nel 2001, dopo gli attentati dell’11 settembre, ragioni di sicurezza portarono alla sua chiusura.
  • Tra le fondamenta ci sono dei caveau che venivano utilizzati come cantine per i vini e lo champagne. I soldi ricavati dall’affitto di questi spazi contribuirono al finanziamento dei lavori per la realizzazione del ponte.
  • Nel 2006, in uno dei caveau fu ritrovato un rifugio risalente ai tempi della Guerra Fredda.
  • La prima persona ad attraversare il ponte fu Emily Warren Roebling, guidando un calesse e portando con sé un gallo bianco come simbolo di vittoria.
  • Su uno dei pilastri del ponte si trova una targa dedicata alla memoria di Emily e che ricorda la storia della famiglia Roebling.
  • Ci furono delle vittime anche dopo il completamento del ponte: durante il Memorial Day del 1883, ossia pochi giorni dopo l’inaugurazione, una donna restò incastrata con un tacco tra le assi del ponte e con le sue urla fece pensare ad un imminente crollo. L’agitazione e il panico generale che ne seguirono portarono alla morte di 12 persone che erano rimaste schiacciate.
  • Per dimostrare la sicurezza del ponte, messa in dubbio anche dalla tragedia dell’anno precedente, il 17 maggio 1884 fu organizzata sul ponte una passeggiata di elefanti, guidata dal grande circense P.T. Barnum. Davanti c’era il famoso “Jumbo” di sette tonnellate, e lo seguivano altri 20 elefanti messi in fila. Quale altro test avrebbe potuto essere più convincente?
  • Il Brooklyn Bridge piace anche ad alcuni falchi pellegrini che sono soliti costruire il nido su una delle torri. Forse anche loro apprezzano il panorama.
  • Ebbe diversi nomi: inizialmente New York Brooklyn Bridge, poi East River Bridge, e solo nel 1915 divenne il Brooklyn Bridge.

E la famosa gomma?

Il chewing-gum o “gomma americana”, deve ringraziare anche il Brooklyn Bridge per la sua diffusione in Italia!

Le Brooklyn, infatti, con la loro caratteristica forma a lastrina sono state le prima gomme da masticare vendute nel nostro Paese.

I fratelli Ambrogio ed Egidio Perfetti, sulla falsariga dell’inventore americano William Wrigley, la lanciarono sul mercato nel 1956 puntando sulla qualità elevata ma facendo leva anche sui riferimenti simbolici legati ad un paese attraente come l’America.

Funzionò bene: il nome ispirato al ponte contribuì al successo del prodotto, e gli spot pubblicitari degli anni Sessanta e Settanta sulla “Gomma del ponte” sono passati alla storia.

Ancora oggi, sulle confezioni delle gomme ritroviamo l’immagine del Ponte di Brooklyn!