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Bandiera americana: storia e significato delle Star and Stripes

La bandiera degli Stati Uniti è composta da tredici strisce orizzontali uguali, di colore rosso, alternate a strisce bianche. La bandiera presenta inoltre un rettangolo blu nell’angolo superiore sinistro, chiamato cantone, che ha al suo interno cinquanta piccole stelle bianche a cinque punte disposte sfalsate in nove file (in questo modo si alternano file di 5 e 6 stelle).

I nomi più famosi con cui è conosciuta includono Stars and Stripes, Old Glory e The Star-Spangled Banner. Le 50 stelle all’interno del cantone rappresentano i 50 stati dell’Unione, mentre le 13 strisce rappresentano le tredici colonie britanniche che dichiararono l’indipendenza e la difesero vincendo la Guerra d’Indipendenza (1775-1783).

Storia della bandiera americana

storia della bandiera americana

Nel periodo della Guerra d’Indipendenza, le “Strisce Ribelli” erano considerate l’elemento più importante. Infatti, molti non sanno che venivano sempre menzionate prima delle stelle. L’espressione “Strisce e Stelle” era ancora popolare nel XIX secolo. L’espressione inversa “Stelle e Strisce“, invece, si presume sia stata coniata dal marchese de Lafayette, soldato francese che si schierò al fianco dell’esercito continentale guidato da George Washington durante la Guerra d’Indipendenza.

Tuttavia, la versione attuale è addirittura la numero 27! La storia delle bandiere americane è infatti molto ricca. La prima bandiera considerabile propria delle colonie americane, seppur non scelta da un organo, è la Grand Union Jack (1775-1777): questa era caratterizzata dalla presenza delle classiche tredici strisce rosse e bianche, ma al posto del cantone aveva la Union Jack inglese.

Gli storici hanno sostenuto che questo si dovesse al perdurare della fedeltà dei coloni nei confronti di Giorgio III nelle prime fasi della guerra. Data la forte somiglianza con la bandiera della Compagnia delle Indie, alcuni hanno avanzato l’ipotesi che i coloni l’avessero adottata perché sia la Compagnia che le colonie soffrivano della tassazione britannica e sarebbero potute diventare alleate nella Guerra, ma l’ipotesi è stata ampiamente criticata.

Alla prima vera e propria bandiera statunitense si arrivò con la Risoluzione sulla Bandiera, promulgata dal Secondo Consiglio Continentale il 14 giugno del 1777: questa stabiliva che gli Stati Uniti si sarebbero dotati di una bandiera con 13 stelle (mullets nel linguaggio specifico dell’araldica) e 13 strisce. Probabilmente questa prima risoluzione avrebbe dovuto valere esclusivamente per la flotta navale, ma alcune parti dell’esercito continentale iniziarono a realizzarla e issarla in battaglia. Nonostante la risoluzione, in questa fase della storia della confederazione americana i coloni usavano tutta una varietà di bandiere diverse, accomunate dagli elementi delle strisce e delle stelle, e non si era ancora formato uno standard.

L’ideatore materiale del design della prima bandiera a stelle e strisce successiva alla Risoluzione fu Francis Hopkinson, padre fondatore proveniente dal New Jersey nonché disegnatore di bandiere navali. Hopkinson è responsabile anche del design di altri elementi araldici dell’Unione, come il Sigillo dell’Ammiragliato e la bandiera navale (una variante a predominanza di strisce rosse su quelle bianche, scelta perché più visibile su una nave in navigazione). In ogni caso, però, una lettera di Washington del 1779 afferma che uno standard nazionale non si era ancora stabilito.

Ad oggi gli studiosi hanno stabilito che uno standard nei primi anni dell’Unione non si è mai affermato, e che la bandiera si è evoluta per sintesi a partire dalle tante versioni a stelle e strisce apparse dopo la Risoluzione del 1777. Ci sono tuttavia delle leggende riguardo la nascita della prima bandiera, come quella di Betsy Ross, che secondo un suo discendente lontano vissuto nella seconda metà dell’Ottocento avrebbe cucito una bandiera americana con le stelle disposte in cerchio a partire da uno schizzo nel diario di Washington. Questa tesi è ancora dibattuta, ma è stata smentita da molti.

Possiamo dare per assodato lo standard con stelle e strisce almeno dall’inserimento di nuovi stati nell’unione. Dopo la Guerra d’Indipendenza, la ratificazione della Costituzione e dei primi 10 emendamenti, il governo americano si concentrò nel promuovere una campagna di colonizzazione dell’Ovest ancora indipendente. Ogni nuovo territorio che raggiungeva i 60.000 abitanti sarebbe entrato a far parte dell’Unione, e avrebbe quindi determinato un cambiamento nella forma della bandiera.

Il primo di questi cambiamenti si ebbe nel 1795, con l’entrata dell’unione del Vermont e Del Kentuky. La nuova bandiera adottata è l’unica con 15 strisce e 15 stelle nel cantone. Successivamente la bandiera non fu cambiata con l’inserimento di nuove colonie fino al 1818, anno in cui il Congresso passò un piano di restyling della bandiera: le stelle sarebbero state portate a venti (il numero degli stati che allora componevano l’Unione) e le strisce sarebbero state ridotte a 13, così da onorare le colonie che avevano conseguito l’indipendenza. Inoltre, questo piano prevedeva che una stella sarebbe stata aggiunta con l’entrata di ogni singolo nuovo stato nell’Unione, consuetudine che dura tutt’ora.

Con l’inserimento di nuovi stati, le stelle nel cantone hanno assunto le disposizioni più svariate, che si accompagnavano, in quanto varianti, alla disposizione classica in file sfalzate. Alcuni esempi:

  • la bandiera a 33 stelle, adottata con l’entrata nell’Unione dell’Oregon, poteva avere una disposizione a stella dei mullets
  • la bandiera a 37 stelle, adottata con l’entrata nell’Unione del Nebraska, poteva avere un doppio cerchio di stelle nel cantone.
  • La bandiera a 48 stelle, che è stata la seconda più longeva (la più longeva è l’attuale) aveva rinunciato alla sfasatura delle stelle, che si presentavano in 6 file allineate da 8.

Attualmente la bandiera americana presenta 50 stelle, disposte su file da 5 o sei stelle sfalsate. Questa seguì quella da 48 stelle con l’aggiunta delle Hawaii e dell’Alaska, e fu adottata nel 1960.

A regola, la bandiera resta issata tutto l’anno presso la maggior parte degli edifici pubblici, e anche molte case private espongono bandiere di dimensioni standard (3 per 5 piedi, ovvero circa 0,91 per 1,52 metri). L’esposizione privata della bandiera si intensifica in occasioni come il Memorial Day, il Presidents’ Day, il Veterans Day, l’Independence Day e il Flag Day.

Durante il Memorial Day, è consuetudine far sventolare piccole bandiere presso i monumenti ai caduti e presso le tombe dei veterani. Le bandiere standard in questo giorno restano issate a mezz’asta fino a mezzogiorno, così da ricordare coloro che hanno perso la vita combattendo per gli Stati Uniti.

Se un nuovo stato dovesse unirsi agli Stati Uniti, sarebbe necessario creare un nuovo design per aggiungere la cinquantunesima stella. Ciononostante, stando al parere dell’Istituto di Araldica dell’Esercito degli Stati Uniti, nessuna versione della bandiera diventa mai obsoleta. Qualsiasi bandiera americana che sia stata approvata in precedenza può continuare ad essere esposta fino a quando non sarà più utilizzabile.

La Bandiera delle 13 colonie americane

Bandiera 13 colonie americane

Come accennato il 14 giugno 1777, il Secondo Congresso Continentale, con la Risoluzione sulla Bandiera, stabilì che questa sarebbe stata composta dalle strisce bianche e rosse, simbolo delle tredici colonie, e che il cantone avrebbe avuto 13 stelle bianche su sfondo blu, a voler indicare la nascita di una nuova costellazione (gli Stati Uniti, appunto). Da allora, il Giorno della Bandiera è festeggiato ogni anno il 14 giugno.

Una trazione non ancora verificata dagli studiosi sostiene che questa bandiera sia stata usata per la prima volta dall’esercito nel giugno del 1777, nell’accampamento di Middlebrook. La leggenda secondo cui la bandiera fu ispirata allo stemma di famiglia di George Washington, invece, si può considerare ampiamente smentita.

La nuova bandiera americana fu utilizzata in battaglia per la prima volta nell’agosto del 1777, presso Fort Schuyler. Per realizzarla i soldati avevano ceduto parte delle loro camicie rosse, mentre il Capitano Abraham Swartwout aveva sacrificato parte del suo cappotto (che gli fu ripagata dal Congresso!).

Come sappiamo, in realtà la Risoluzione della bandiera probabilmente doveva riferirsi alle sole bandiere navali, e non alla bandiera nazionale. Inoltre, la stessa risoluzione non forniva alcun dettaglio circa la disposizione delle stelle, il numero e l’ordine di strisce bianche o di strisce rosse (ovvero: quali dovevano essere 6 e quali sette, né se la prima a partire dall’alto dovesse essere rossa oppure bianca).

Insomma: grande libertà era lasciata nelle mani degli effettivi realizzatori delle bandiere, che, essendo spesso privati e avvalendosi di metodi artigianali, in questo periodo fecero circolare una grande quantità di varianti. Un’esempio famoso è la bandiera della nave americana Serapis, trafugata dagli inglesi, che presentava anche strisce blu e aveva le stelle disposte a esagono.

Da quello che possiamo desumere da documenti e carte, il design della prima bandiera navale degli USA e della bandiera dell’Unione furono opera del già citato Francis Hopkinson, disegnatore di bandiere navali nonché, per un periodo, presidente del Navy Board (ruolo paragonabile a quello dell’attuale Segretario di marina). I biografi di Hopkinson hanno trovato le lettere in cui lo stesso chiede al Congresso il pagamento per aver ideato la bandiera nazionale e quella navale, e anche se i bozzetti originali si sono persi, ci sono numerose prove che farebbero pensare che sia stato davvero lui l’ideatore del vessillo storico.

Questa ricostruzione, ovviamente, smentisce la famosa leggenda secondo cui a ideare la bandiera sarebbe stata la tappezziera conosciuta come Betsy Ross, che l’avrebbe realizzata a partire da un disegno contenuto nel diario di George Washington. Stando a quello che sappiamo, la leggenda sarebbe nata in occasione del primo centenario dalla nascita della nuova bandiera, per via di un articolo firmato da un suolo lontanto suo nipote, William J. Canby. Canby sosteneva che una zia gli aveva raccontato che sarebbe stata proprio Betsy a realizzare la bandiera, su richiesta di un gruppo di membri del Congresso, tra cui appunto Washington.

Ancora oggi gli studiosi dibattono su chi e quando sia nata davvero la prima bandiera degli Stati Uniti, ma è accertato da una lettera di Washington che ancora nel 1779 non si era affermato uno standard.

La bandiera confederata

bandiera confederata

Gli Stati Confederati d’America hanno adottato diverse bandiere durante la loro esistenza. La prima fu la famosa Stars and Bars (1861–1863) che aveva le stelle disposte in cerchio ma, per la sua similarità con The Star-Spangled Banner, creava diversi problemi in ambito militare.

Fra il 1863–1865 fu adottata la Stainless Banner, che nelle sue varie versioni aveva l’elemento comune delle stelle inserite nella croce formata dalle due diagonali (questo nel cantone), e uno sfondo a colore unico (generalmente bianco) o a doppio colore (bianco e rosso, nelle ultime versioni del 1865).

Anche questa bandiera creava problemi nelle battaglie navali (troppo bianco), quindi molti ufficiali decisero di utilizzare soltanto il cantone, conosciuto oggi come Bandiera di battaglia o Croce del Sud.

Gli Stati Confederati d’America, la fazione che riuniva la maggior parte degli stati del Sud durante la Guerra Civile americana (1861-1865), si sciolsero dopo la vittoria della fazione unionista. Tuttavia, la loro bandiera di battaglia viene esposta ancora oggi come atto politico.

Il revival di questa bandiera cominciò durante le elezioni presidenziali del 1948. In questo contesto fu utilizzata dai Dixiecrats, un fazione politica nostalgica delle posizioni democratiche pre-belliche e quindi contraria alla garanzia di diritti civili per gli afroamericani. L’esposizione successiva si verificò come forma di indignazione nei confronti del movimento per i diritti civili e dell’approvazione delle leggi federali sui diritti civili (anni ’50 e ’60).

L’esposizione delle bandiere associate alla Confederazione è stata oggetto di numerose controversie. Chi ne sostiene l’uso associa la bandiera di battaglia all’orgoglio della cultura del Sud, alla cultura dei diritti dei singoli Stati e alla commemorazione storica della Guerra Civile.

Tuttavia, la bandiera è stata anche usata per glorificare gli stati perdenti della Guerra Civile, la schiavitù, il razzismo, la segregazione, il negazionismo storico e la supremazia bianca. Incidenti come (fra i più recenti) la sparatoria nella chiesa di Charleston (il cui responsabile portava con un banner con alcune bandiere confederate quando fu catturato), e l’utilizzo da parte dei suprematisti di Unite the Right hanno portato numerosi stati e istituzioni a vietare l’esposizione della bandiera negli USA, ma non all’estero, dove viene ancora impiegata a fini politici.

La Bandiera Unionista

Bandiera unionista

Durante la Guerra Civile Americana, l’Unione formata dai cosiddetti stati del Nord e dagli stati cuscinetto (schiavisti ma unionisti) e guidata dal presidente Abramo Lincoln, continuò a utilizzare la “Stars and Stripes”. Infatti, il concetto stesso di Unione implicava di sottolineare una continuità con le istituzioni federali nate dopo la Guerra d’Indipendenza. Tuttavia furono apportate alcune modifiche nel numero di stelle sulla bandiera nel corso del periodo della guerra, a causa dell’aggiunta di nuovi stati. Di seguito alcune informazioni più dettagliate sulle bandiere adottate in quel periodo:

  • Bandiera a 34 stelle (1861-1863): All’inizio della Guerra Civile, la bandiera statunitense aveva 34 stelle, che rappresentavano appunto gli stati dell’Unione. Questa configurazione era ancora in vigore e fu adottata dagli uninisti quando la guerra civile iniziò, nel 1861.
  • Bandiera a 35 stelle (1863-1865): Nel 1863, la Virginia Occidentale fu ammessa come 35º Stato dell’Unione. Di conseguenza, è stata aggiunta una stella alla bandiera, che ora contava 35.

Nonostante l’ufficialità della bandiera unionista, come successe per la bandiera a stelle e strisce durante la Guerra d’Indipendenza, nel periodo della guerra civile le forze armate utilizzarono una varietà di bandiere diverse, come i Colori dell’unità o le bandiere regimentali. In ogni caso, la bandiera nazionale con le stelle e le strisce restò la principale rappresentazione araldica dell’Unione durante quel periodo.

La Bandiera Americana capovolta

La bandiera rappresenta gli Stati Uniti nel loro insieme, ma il modo in cui è presentata può alterarne i significati. Una bandiera sventolata a mezz’asta, per esempio, indica un periodo di lutto per il paese o per un’area specifica in cui la bandiera è collocata. Oltre a quello ufficiale stabilito all’inizio del XX secolo, il rovesciamento della bandiera ha però assunto nel tempo anche altri significati. Il rovesciamento, nello specifico, è diventato anche un gesto connotato politicamente.

I significati della presentazione della bandiera sono stati chiariti per la prima volta dal Movimento contro la profanazione, formato da veterani e finalizzato alla creazione di un’etichetta ufficiale che regolasse i comportamenti da tenere nei confronti del vessillo. Quest’idea non veniva dal nulla: già molti dei singoli stati, infatti, avevano promulgato leggi con lo scopo di regolare la condotta nei confronti dello Star-Spangled Banner. L’etichetta ufficiale fu pubblicata nel 1923, e si presentava come un breviario di regole di condotta abbastanza rigido. Il Congresso, poi, adottò l’etichetta nel 1942.

Questa prevedeva che la bandiera sarebbe dovuta sventolare capovolta soltanto in casi di grave pericolo politico e di angoscia. Nel passato, molti patrioti l’avevano sventolata così durante periodi di guerra, come durante la Guerra Civile Americana. Questo segnale sarebbe servito per gli altri cittadini per indicare un grave pericolo. Il gesto è poi stato spesso riappropriato e politicizzato in modo specifico. Durante i periodi di difficoltà politica, ad esempio, non è raro che i membri di un partito dissidente sventolino la bandiera capovolta per manifestare il loro disaccordo. Lo si è visto, ad esempio, dopo le elezioni del 2016, quando la bandiera americana capovolta è stata usata dai democratici per segnalare la pericolosità, per le sorti dello stato, dell’elezione di Donald Trump.

La Bandiera Americana bruciata

Se è vero che bruciare una bandiera americana è considerato un modo dignitoso di concluderne il servizio una volta che questa non può essere più riparata e rattoppata, bruciare una bandiera ancora servibile con l’intento di distruggerla è considerato un gesto politico particolarmente forte e divisivo (se non una vera e propria mancanza di rispetto). Ciononostante, la legge federale americana tutela i soggetti che decidono di bruciare la bandiera per protesta, anche se i legislatori e i giudici hanno a lungo dibattuto sulla questione (in altri stati, infatti, lo stesso gesto è considerato reato).

I casi più recenti in cui la Corte Suprema si è pronunciata a riguardo sono stati Texas v. Johnson (1989) e United States v. Eichman (1990). Nel primo caso Gregory Lee Johnson fu multato per $2000 e condannato a un anno di prigione secondo le leggi del Texas per aver bruciato una bandiera durante una protesta nel 1984. I nove giudici della Corte però risolsero (per un solo voto di differenza) che questo gesto era protetto dal primo emendamento, in quanto Johnson avrebbe esercitato una forma simbolica del diritto di parola e di espressione politica attraverso di esso.

Il caso United States v. Eichman, infatti, cercò di ribaltare la decisione dell’anno precedente: il 101esimo Congresso aveva varato una legge per vietare la profanazione della bandiera in ogni circostanza. Successivamente, l’artista Shawn Eichman fu portato in processo per aver bruciato una bandiera americana sui gradini di Capitol Building. Tuttavia, anche in questo caso la Corte si espresse allo stesso modo (e sempre per un solo voto!). La tutela legale per chi brucia la bandiera per esercitare la sua libertà, però, non significa che questo gesto sia impunibile in ogni caso.

Se la bandiera bruciata non appartiene a chi compie il gesto, per esempio, è possibile essere citati dal legittimo proprietario, che potrebbe voler essere risarcito per quelli che nel diritto italiano si chiamano “danni materiali”. Al di là di questo, alcune legislazioni considerano comunque il bruciare la bandiera appartenente a una minorità etnica, culturale o politica come un forma del crimine conosciuto come hate speech (linguaggio d’odio).

Come piegare la bandiera americana

Il rituale della piegatura della bandiera americana è un atto simbolico di rispetto e segue una precisa procedura, conosciuta come “Folding of the Flag” o “Flag Folding Ceremony”. Si può osservare questo rituale durante alcune cerimonie ufficiali, come i funerali militari. La procedura di piegatura deve essere attuata da due persone, le quali stendono la bandiera orizzontalmente per poi ripiegarla più volte a formare un triangolo. Se la procedura è stata eseguita correttamente, alla fine solo il blu stellato resterà visibile sulla parte esterna.

Neanche a dirlo, il processo ufficiale prevede tredici pieghe, le quali non hanno un significato stabilito, ma possono assumerlo a seconda delle variazioni al rituale da parte di chi esegue la piegatura. Per quanto la cerimonia di piegatura non compaia nel Flag Code, questa tradizione è comunque fortemente consolidata e ha un origine militare. Si suppone che i soldati della marina la usassero per rendere onore alla Bandiera, la Nazione e i principi che questa incarna. Di seguito i dettagli per eseguire correttamente le piegatura:

  1. Si comincia tenendo la bandiera a mezza altezza in due, così che la sua superficie rimanga parallela al suolo.
  2. Si piega la metà inferiore della sezione a strisce in direzione del campo di stelle, tenendola per i bordi inferiore e superiore.
  3. Piega nuovamente la bandiera in lunghezza, di modo che il blu stelato sia rivolto verso l’esterno.
  4. Si esegue una piega rettangolare e poi una piega triangolare, portando l’angolo a strisce del bordo piegato a incontrare il bordo superiore aperto della bandiera, la piega deve andare sinistra verso destra.
  5. Si gira l’estremità esterna verso l’interno, formando un secondo triangolo.
  6. La piegatura triangolare continua fino a tutta la bandiera è piegata in questo modo (a regola si devono eseguire tredici pieghe triangolari). Nell’ultima piega, qualsiasi lembo rimasto che non si adatta alla forma del triangolo viene infilato nella piega precedente.
  7. A questo punto, se la bandiera è ben piegata, solo il blu stellato dovrebbe essere visibile nel triangolo.

FAQ

Attualmente, la bandiera americana conta 50 stelle (una per ogni stato dell’Unione).

Le strisce bianche e rosse della bandiera sono 13, praticamente da sempre.

La bandiera americana è un simbolo nazionale degli Stati Uniti d’America. Le strisce rappresentano le 13 colonie fondatrici, le stelle gli stati attualmente presenti nell’Unione. Anche i colori hanno precisi significati simbolici (vedi sotto).

Il nome più usato è The Star-Spangled Banner, mentre fra gli altri nomi usati troviamo Stars and Stripes e Old Glory.

Le strisce rappresentano le 13 colonie che dichiararono l’indipendenza dagli inglesi nel 1776.

Il rosso rappresenta il coraggio e l’ardore con cui gli americani hanno lottato per la loro libertà, il bianco rappresenta la giustizia e l’uguaglianza, mentre il blu rappresenta la vigilanza, la perseveranza e la determinazione, essenziali per mantenere una società libera.

Le stelle rappresentano i vari stati che compongono l’Unione.

Non c’è ancora accordo su questo fra gli studiosi, ma l’ipotesi più verosimile è che sia stato il Padre Fondatore Francis Hopkinson.

Le prime bandiere ufficiali sono comparse dopo la Risoluzione sulla bandiera votata dal Congresso Continentale nel 1777.

Bandiere americane sono state piantata sulla Luna durante le missioni Apollo, queste non possono però essere viste dalle Terra né con un telescopio né a occhio nudo.

Fonti consultate

Poesia I am The Flag di Ruth Apperson Rous

SONO LA BANDIERA

Sono la bandiera degli Stati Uniti d’America.

Sono nata il 14 Giugno del 1777, a Filadelfia.

Lì, il Congresso Continentale ha adottato le mie stelle e strisce come bandiera nazionale.

Le mie tredici strisce alternate tra il colore rosso ed il bianco, con l’unione di tredici stelle in un campo blu, rappresentano una nuova costellazione, una nuova nazione dedicata alla libertà personale e religiosa del genere umano.

Oggi ho cinquanta stelle simbolo dalla mia unione, una per ognuno dei cinquanta stati sovrani della più grande repubblica costituzionale che il mondo abbia mai conosciuto.

I miei colori simboleggiano gli ideali patriottici e le qualità spirituali dei cittadini della mia nazione.

Le mie strisce rosse affermano il coraggio e l’integrità impavida degli uomini, dei ragazzi Americani, il sacrificio di se stessi e la devozione delle madri e delle figlie Americane.

Le mie strisce bianche significano libertà e uguaglianza per tutti.

Il mio blu è il blu del cielo, della lealtà, della fede.

Rappresento questi principi eterni: libertà, giustizia, umanità.

Incarno la libertà Americana: libertà di parola, di religione, di assemblea, di stampa e della sacralità della casa.

Simboleggio quello spirito indomabile della determinazione portato alla mia terra da Cristoforo Colombo e da tutti i miei antenati, i Pellegrini, i Puritani, i colonizzatori a James Town e a Plymouth.

Sono vecchia come la mia nazione.

Sono un simbolo vivente della legge della mia nazione: la Costituzione degli Stati Uniti e la Carta dei Diritti.

Sono la voce della filosofia di Abramo Lincoln: “Un governo della gente, dalla gente, per la gente.”

Sto in guardia nei confronti delle scuole della mia nazione, del civismo del vivaio e dell’autentico patriottismo.

Sono esposta in ogni aula scolastica, in tutta la nazione; ogni schoolyard ha un’asta per espormi.

Quotidianamente, migliaia di ragazzi e ragazze giurano la loro fedeltà a me e al mio paese.

Ho la mia legge – Legge Pubblica 829, “Il Codice della Bandiera”-, che definisce le condizioni per un mio corretto utilizzo e per espormi, per tutte le occasioni e situazioni. Ho il mio giorno speciale, il Flag Day (Giorno della Bandiera): il 14 Giugno per onorare la mia nascita.

Americani, sono l’emblema del vostro paese. Simboleggio la vostra primogenitura, la vostra eredità di libertà, acquisita con il sangue e il dolore.

Sono il vostro titolo di proprietà della libertà, che è vostra per essere felici, e mantenere la fiducia per i posteri.

Se tu fallirai nel mantenere inviolata questa sacra fede, se io sarò annullata e distrutta, voi e i vostri bambini diventerete schiavi di dittatori e despoti.

La vigilanza eterna è il vostro prezzo per la libertà.

Quando mi vedete proiettata sui cieli pacifici del mio paese, ricordatevi che io sono la bandiera della tua nazione, che corrispondo a quello che siete voi, niente di più niente di meno.

Custodiscimi bene, per paura che la tua libertà perisca dalla terra.

Dedicate le vostre vite a quei principi a cui io corrispondo: “Una nazione sotto Dio, indivisibile, con libertà e giustizia per tutti.”

Sono stata creata in libertà. Ho fatto la mia prima apparizione in una battaglia per la libertà umana.

Concessione di Dio che posso spendere in eternità nella mia “terra dei liberi e nella casa dei valorosi” e che mai sarò conosciuta come “vecchia gloria”, la bandiera degli Stati Uniti d’America.

Video sulla storia della bandiera americana

Questo bel video ci spiega il significato della bandiera americana, delle sue stelle, delle strisce e del perché dei colori che la compongono, il blu, il rosso e il bianco.