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Usanze e abitudini dalla cucina americana

La cucina italiana è certamente imbattibile per molti di noi, ma chi ha la fortuna di visitare gli Stati Uniti deve comunque assaggiare ciò che hanno da offrire dal punto di vista enogastronomico.

A dispetto di una fama non proprio lusinghiera, la cucina americana propone moltissimi piatti gustosi che non hanno nulla da invidiare alle migliori tradizioni culinarie del mondo.

Non si tratta di mangiare il solito hamburger poiché troverete moltissime altre pietanze a base di carne e pesce, così come tantissimi dolci e bevande alcoliche ed analcoliche.

Quella statunitense è una cucina spesso ricca di grassi e non esattamente salutare, ma è al contempo molto variegata in quanto risente di tante influenze diverse che ne hanno arricchito i sapori.

Andiamo allora a capire meglio come mangiano gli americani e quali influssi ha subito la cucina americana nei secoli.

Come mangiano gli americani?

Mac e Cheese

È noto che le abitudini alimentari statunitensi non siano delle migliori, dato l’eccessivo numero di obesi che supera le percentuali europee.

La cucina risente della società multirazziale sedimentatasi nel paese; ricordiamo, infatti, che gli USA contano la maggiore diversità etnica nel mondo.

La colazione è per tradizione abbondante. Si va dal dolce al salato, passando per succhi di frutta, muffin, cereali con latte, ciambelle, frittelle con sciroppo d’acero, caffè tipicamente americano, a uova e pancetta, accompagnate magari da wurstel.

Il comune pranzo all’italiana è sostituito da uno snack veloce presso una delle diverse catene di fast food esistenti o consumato direttamente sul luogo di lavoro. I marchi come McDonald, Pizza Hut e Hard Rock Cafè sono tra i più famosi ritrovi per chi vuole mangiare un boccone al volo.

E qui l’alimentazione varia dai sopraccitati hamburger, hot dog e patatine fritte, al sandwich al formaggio, pollo, alette fritte croccanti, insalatone e pizza.

Tutto deve essere rigorosamente accompagnato da bibite ghiacciate. In caso contrario sarà conveniente specificare al momento dell’ordinazione un “No ice, thanks” – “Niente ghiaccio, grazie”.

Ricordiamo inoltre che l’acqua costa più di una normale bibita. C’è chi poi preferisce acquistare o portare da casa alimenti più leggeri e sani. E quindi ecco dare spazio a yogurt, insalate miste, cucina vegetariana, frutta e macedonie.

Il momento in cui la famiglia si ritrova è quello della cena e qui le influenze culinarie si fanno sentire. Si può andare dal piatto di maccheroni con formaggio agli spaghetti all’italiana, a secondi piatti fatti di carne, pesce e contorni vari come patate, verdure, legumi, pomodori.

Sempre che poi non si voglia uscire a cena e qui la scelta è abbastanza variegata in quanto potrete scegliere tra ristoranti di qualsiasi etnia. Vanno ricordate anche le celebri bistecche enormi, servite con contorni e accompagnate da salse piccanti.

Tra i dessert tradizionali ricordiamo, infine, biscotti e ciambelloni fatti in casa, torte caramellate al cioccolato, formaggio, carote, mirtilli e mele.

Immancabile nei periodi più caldi è poi il gelato, con una varietà di gusti degna di nota, di cui proviamo a citare i più insoliti: burro di mandorle, caramello alle mandorle, daiquiri alla banana, pasta cruda della torta, carruba, cayenne, menta piperita, burro di arachidi e birra chiara.

Origini e influenze della cucina a stelle e strisce

La cucina americana è abbastanza diversificata secondo le diverse zone del Paese. In particolar modo si possono individuare tradizioni enogastronomiche suddivise in 5 aree ben precise:

  • Sud-est (Florida, Texas e tutti gli Stati del profondo sud)
  • Nord-est (New England e nord)
  • Midwest (la fascia centrale che va dall’Illinois al Colorado)
  • Ovest (Stati di Washington, Oregon, Nevada)
  • Sud-ovest (California, Arizona e New Mexico)

Una delle cucine più saporite e gustose degli Stati Uniti è senza dubbio quella del Sud-est, la quale è stata fortemente influenzata dai nativi americani, dagli schivi africani, dai francesi e dagli inglesi.

È forse la migliore che incontrerete in America e nel tempo molti di questi piatti hanno conquistato anche gli Stati del centro-nord.

La cultura culinaria del sud-est è in parte derivante dai nativi americani della regione che hanno introdotto l’uso di alcuni ingredienti come fagioli, arachidi, mais, pomodori, zucche, patate e peperoni, molti dei quali sconosciuti agli europei giunti agli inizi del XVII secolo.

I nativi fecero conoscere ai primi coloni un nuovo metodo di cottura, il barbecue, così come altri sistemi di cottura sconosciuti. Tali alimenti e metodi per cuocerli sono stati determinanti poiché i primi immigrati nel Nuovo Mondo non avrebbero potuto sopravvivere senza l’aiuto delle popolazioni indigene.

Nel Sud-est si parla poi di Soul Food, espressione coniata negli anni Sessanta per riferirsi alla cucina casalinga degli Stati meridionali, esportata nel resto del Paese da chi si è trasferito nel nord. La Soul Food racchiude moltissime preparazioni a base di mais, come l’hominy, una specie di pane di mais tipico della profondo sud.

Oggi nel sud la cucina dei bianchi e dei neri è molto simile, ad eccezione di piccole differenze nell’uso delle spezie.

Oltre al contributo dei nativi americani, la gastronomia del Sud-est ha poi risentito delle usanze portate dagli schiavi africani. Non a caso molti degli chef della regione sono afroamericani.

Altra area molto nota per la sua cultura culinaria è la Louisiana, la quale è stata colonia francese, prima di essere venduta nel 1803 agli Stati Uniti. In questo Stato si possono incontrare moltissime pietanze della cucina Cajun e creola.

La prima è stata importata dai profughi delle province francesi del Canada, espulsi nel XVIII secolo. Invece la cucina creola è tipica soprattutto della zona di New Orleans e del sud-est della Louisiana.

Negli Stati del sud la gastronomia è stata anche influenzata dalla cucina francese, introdotta spesso da servitori e lavoratori che hanno insegnato ai locali come combinare i prodotti locali con le migliori ricette della Francia.

Per finire, la cucina americana si è ispirata decisamente a quella spagnola. Non a caso la Florida è stato un possedimento della Spagna fino al 1819.

Uno dei piatti più buoni di provenienza ispanica e creola è la jambalaya che richiama la paella ed è preparata con riso, verdure e pesce. Sempre di origine spagnola è il pulled pork, ovvero una spalla di maiale cotta sulla brace.

Ispanica è anche la cucina tex-mex, nella quale si fondono la cucina messicana e quella statunitense. Deriva dalle pietanze dei Tejanos, cioè i cittadini del Texas di antica discendenza messicana o spagnola. I piatti tex-mex sono diffusi principalmente in Texas, Colorado, Utah e New Mexico.

Ci sono poi molte ricette a base di fagioli, peperoncino, riso e frutta, tipiche della cucina Lowcountry e Floribbean.

Infine, l’abitudine di fare una colazione molto sostanziosa e abbondante è un richiamo alla madrepatria Inghilterra, anche se gli inglesi erano soliti includere il pesce per il pasto del mattino.

Altrettanto importante nel sud degli Stati Uniti è la produzione del whiskey che in America ha dato vita al Bourbon e al Tennessee whiskey.