Storia e Origini
Bloody Mary è uno dei long drink più bevuti al mondo. Il cocktail a base di vodka e spezie piccanti, deve l’inconfondibile colore rosso acceso al suo ingrediente principale: il pomodoro, che richiama il colore del sangue.
Ci sono diversi miti e leggende che spiegano le origini del drink. Da un lato si sostiene che derivi da un noto locale di Chicago, il “Bloody Bucket”, dove lavorava una cameriera di nome Mary. Stando a questa versione, i primi due ospiti a cui la ragazza servì il Bloody Mary, collegarono il colore del drink al nome del locale e della giovane cameriera. Dall’altro lato c’è chi sostiene che si tratti di un omaggio all’attrice di Hollywood Mary Pickford, molto popolare, alla quale era già stata attribuita una versione simile del drink con rum, maraschino e granita, che infatti portava il suo nome.
Tra diverse storie e leggende che riguardano il Bloody Mary ve n’è anche una che associa il drink ad un personaggio storico molto famoso: la Regina Maria I d’Inghilterra. Chiamata anche “Maria la sanguinaria”, la Regina divenne famosa per la sua decisione nel XIV sec. di giustiziare senza pietà tutti i suoi oppositori religiosi.
L’invenzione del Bloody Mary
L’inventore del cocktail fu George Jessel, attore Newyorkese che creò un gustoso mix di sola vodka e succo di pomodoro, citato in un articolo del 1939 dell’Herald Tribune come il nuovo tonico di moda a New York.
Ma l’aggiunta di altri ingredienti come tabasco o salsa Worcestershire fecero la differenza. L’idea fu di Ferdinand Pivot, barman francese trasferitosi negli USA in cerca di fortuna. Da dietro il bancone del King Cole Room, storico locale parte dell’Hotel St. Regis di New York, Pivot perfezionò il cocktail fino a creare la ricetta ad oggi riconosciuta dall’Iba (International Bartenders Association).
Cercò di cambiare il nome del cocktail in Red Spanner ma non ebbe successo poiché in quel periodo (1934) a farla da padrone nei locali statunitensi era il gin, a causa dell’assenza in suolo americano della vodka. Tornò ad essere chiamato ufficialmente “Bloody Mary” quando la vodka fece la sua comparsa in America. Il Bloody Mary divenne quindi un successo mondiale.
Curiosità
Il cocktail Bloody Mary deve la sua fama internazionale ai film e telefilm del grande schermo, e ad alcune canzoni.
Ricordiamo la comparsa del cocktail nelle scene più fantastiche e misteriose delle sit-com degli anni 80 i “Jefferson” e “Ugly betty”. Il Bloody Mary fece la sua comparsa anche nel film “Miami Supercops”, dove l’agente Steve Forrest ordina un Bloody Mary, chiamandolo erroneamente “Bionda Mary”, e nella canzone “Romantico a Milano” dei Baustelle, in cui il romantico protagonista scola quasi centomila amari e Bloody Mary.
Varianti
Il Bloody Mary può essere preparato in tanti modi diversi.
Tra i twist più popolari del Bloody Mary troviamo: il Virgin Mary, la versione analcolica; il Ruddy Mary preparato col gin; il Bloody Geisha con il sake; il Bloody Molly con wisky; il Bloody Pirate con rum scuro; il Bloody Rita con tequila; il Bloody Fairy con assenzio; il Frozen Bloody Mary preparato nel blender con il ghiaccio. Tutti questi nuovi ingredienti sostituiscono la vodka.
Ricetta
Il Bloody Mary è uno dei cocktail più iconici mai realizzati, ed è la bevanda perfetta per i caldi pomeriggi estivi come per le fredde serate invernali.
Realizzarlo è molto semplice, bastano pochi ingredienti.
- 45 ml di vodka
- 90 ml di succo di pomodoro
- 1,5 cl di succo di limone
- 4 gocce di salsa Worcestershire
- 8 gocce di Tabasco
- sale e pepe
Preparazione
Per preparare il Bloody Mary occorrono cinque minuti e pochi passaggi. Spremete il limone e filtrare il succo. In un bicchiere highball, preparate la base del cocktail con la salsa Worcestershire, il succo di pomodoro e il limone. Condite con sale e pepe e mescolate il tutto con un cucchiaio. Aggiungete 5-6 cubetti di ghiaccio, versate la vodka e qualche goccia di Tabasco. Mescolate delicatamente e servite il vostro delizioso cocktail!