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Death Valley National Park

Contrariamente a quanto suggerisce il suo nome, la Death Valley, ossia la Valle della Morte, è uno dei luoghi più affascinanti degli Stati Uniti, nonché uno dei parchi nazionali più estesi del Nord America.

È situata per la maggior parte nella California del Sud e per una piccolissima porzione in Nevada.

La valle, in sé, misura all’incirca 210 chilometri, mentre il parco che porta il suo nome si estende per circa 14.000 Km.

La valle degli estremi

La vasta area ricoperta dalla riserva naturale è famosa per i suoi estremi: la Death Valley è, infatti, conosciuta come il luogo più arido, più caldo e più basso degli Stati Uniti settentrionali.

Perché si chiama così?

Death Valley, Badwater

Questo nome così sinistro venne assegnato alla valle da un gruppo di pionieri che rimasero intrappolati qui nell’inverno del 1849 – 50. Sebbene, a quanto riportato dalle cronache, uno solo di loro, alla fine, non sia riuscito a sopravvivere, i componenti della spedizione erano certi che avrebbero trovato la morte in questo luogo.

Quando altri due pionieri del gruppo giunsero a salvarli, uno dei dispersi, voltandosi indietro dall’alto delle Panamint Mountains, disse “Arrivederci, valle della morte”. Da allora, l’appellativo Death Valley viene utilizzato per indicare quella vasta zona desertica situata tra la California e il Nevada.

Cosa vedere?

Nonostante molti pensino, a causa del suo nome, che la Death Valley sia una landa brulla e desolata, in realtà il suo territorio è uno dei più affascinanti non solo del Nord America, ma di tutto il mondo.

La varietà di paesaggi che ospita, infatti, è una vera e propria “linea del tempo” delle varie ere geologiche che si sono succedute.

Qui sotto trovate un elenco di quelle aree del parco che non potete, e non dovete assolutamente mancare di visitare.

Lo sapevate? La maggior parte delle attrazioni della Death Valley si può vedere standosene comodamente seduti nella propria auto: l’ideale per chi ha poco tempo ma non vuole comunque perdere l’occasione di visitarla.

Punti notevoli della Valle della Morte

Area di Furnace Creek

death valley, harmony borax

L’area di Furnace Creek, che si raggiunge facilmente da Las Vegas imboccando la CA-190, è sicuramente la zona più popolare del parco, quella dove si trovano i suoi punti d’interesse più famosi.

Fornace Creek Visitor Center & Museum

Aperto dalle 8 alle 17

Prima di iniziare ad esplorare la Death Valley, è praticamente d’obbligo passare per il Furnace Creek Visitor Center; qui, infatti, è possibile scoprire quali sono i maggiori punti di interesse del parco e trovare mappe e brochures.

I ranger vi racconteranno qualcosa sulla storia e sulle cose da vedere, e potrete visionare un filmato sul parco.

Badwater Basin

Il Badwater Basin è una delle zone più famose non solo del parco, ma di tutto il Nord America. Questo, infatti, è il luogo in cui si trova il punto più basso di tutti gli Stati Uniti del Nord: ben 85 metri al di sotto del livello del mare!

Ma da dove viene il nome “badwater” (acqua cattiva)? Questa particolare area del parco si è guadagnata questo singolare appellativo per la presenza di un lago di acqua particolarmente salata, che si trova a circa 28 chilometri a Sud di Furnace Creek.

Nei mesi più caldi, quando l’acqua evapora, sul terreno rimangono delle formazioni saline dalla caratteristica forma a nido d’ape.

Dante’s View

Se volete vedere la Death Valley da un punto di vista privilegiato, dovete imboccare la strada di 28 chilometri che inizia nelle vicinanze della CA 90 e risalire le Black Mountains, al confine est del parco, fino a raggiungere la spianata di Dante’s View, a ben 4.000 metri di altezza.

Harmony Borax Works

L’Harmony Borax Works è il sito in cui, nel 1881, William T. Coleman costruì un pozzo per l’estrazione del borace, pozzo che cadde in disuso appena cinque anni dopo la sua apertura e che, in seguito, divenne parte delle riserve della Pacific Coast Borax Company. Oggi è possibile vedere le sue rovine.

Zabriskie Point

Costruito dalla Pacific Coast Borax Company nel 1920, Zabriskie Point, che deve il suo nome all’allora vicepresidente della compagnia, è ancora oggi uno dei punti panoramici preferiti dai visitatori del parco. Da qui, infatti, si gode di una magnifica vista sul canyon sottostante.

Devil’s Golf Course

Death Valley, Devil Golf Course

Quella del Devil’s Golf Course, è una delle aree più interessanti dal punto di vista geologico e più affascinanti di tutto il parco della Death Valley.

Qui, un tempo esisteva un lago, man mano le acque si sono ritirate per poi scomparire; al loro posto è rimasta una vasta distesa di curiose formazioni di cristalli di sale. Qui, si sostiene “solo il diavolo sarebbe capace di giocare a golf”.

Artist’s Drive e Artist’s Palette

Questo spettacolare percorso di circa 15 Km parte da Badwater Road e accompagna chi lo percorre lungo un fantastico viaggio attraverso paesaggi affascinanti.

L’acqua, scorrendo attraverso le rocce che circondano la Artist’s Drive, ha scoperto depositi di metalli e minerali che le hanno colorate con delle combinazioni di colori che assomigliano alla tavolozza di un’artista.

Il punto più spettacolare, conosciuto appunto come Artist’s Palette, si trova a circa metà del percorso.

Natural Bridge

Situato a sud di Furnace Creek, il Natural Bridge è un’enorme formazione rocciosa creata dall’erosione che ha l’aspetto di un ponte, e regala ai visitatori una vista davvero singolare.

Area di Scotty’s Castle

Death Valley, Racetrack Playa

Nella parte nord del parco si trova una magnifica costruzione risalente ai primi decenni del ‘900, oltre ad alcuni crateri di origine vulcanica.

Scotty’s Castle

A causa degli ingenti danni subiti dalla struttura, essa non sarà visitabile fino al 2020.
Scotty’s Castle è situato nella parte settentrionale del Death Valley National Park, ed è uno straordinario specchio sugli anni ’20 e ’30 del ‘900.

Edificato nel 1922 per volere del milionario Albert Mussey Johnson, lo Scotty’s Castle (nome con cui viene comunemente chiamato il Death Valley Ranch) è un’imponente costruzione a due piani che ha l’aspetto di un castello e deve il suo nome al migliore amico del proprietario.

Quando è aperto, è possibile prendere parte a dei tour guidati tenuti dai rangers del parco, che accompagnano i visitatori alla scoperta del castello e dei suoi tunnel sotterranei.

Ubehebe Crater

Nelle vicinanze dello Scotty’s Castle si trova lo Ubehebe Crater, un cratere formatosi a causa dell’intensa attività vulcanica nella zona.

Racetrack Playa

Questa zona, di difficile accesso (ci si arriva passando per una strada sterrata lunga più di 40 Km, che inizia nelle vicinanze dell’Ubehebe Crater), è il letto di un lago dell’era pleistocenica, oggi prosciugato.

La sua particolarità? Le pietre che si muovono da sole e lasciano dietro di sé delle scie che restano visibili nel terreno per molto tempo.

Eureka Dunes

Forse non lo sapete, ma non è detto che in un deserto debbano esserci per forza solo chilometri e chilometri di dune di sabbia! È il caso della Death Valley, che è composta da tanti paesaggi differenti e di sabbia e di dune ne ha davvero poche: tra di esse ci sono quelle chiamate Eureka Dunes.

Area di Stovepipe Wells

Death Valley, Stovepipe Wells

Quello di Stovepipe Wells è un vero e proprio villaggio western in cui si trova davvero di tutto: un negozio di souvenir, un saloon, un ristorante e pure una piscina!
Nelle sue vicinanze, ci sono le altre dune di sabbia del parco.

Mesquite Flat Sand Dunes

Eccole qua, le altre dune della Death Valley! Sono le più facili da raggiungere, e sebbene siano più piccole delle Eureka Dunes, coprono un’area più vasta del parco.

Cosa fare

Death Valley, Badwater
Death Valley, Badwater

Un territorio grande come quello della Death Valley offre al visitatore moltissime opportunità di praticare numerose attività all’aria aperta. Ecco cosa potete fare se decidete di visitarla:

Visitare i musei e il Visitor Center

Del Visitor Center vi ho già parlato più su: se arrivate da Las Vegas, è il primo luogo da visitare per scoprire tante informazioni e curiosità interessanti sul parco.

Per quanto riguarda i musei, oltre allo Scotty’s Castle, di cui vi ho parlato prima, c’è anche il Borax Museum, un’istituzione privata che si trova all’interno del Furnace Creek Ranch, dove è possibile saperne di più sulla storia del borace e delle operazioni di estrazione di questo minerale avvenute all’interno della Death Valley.

Esplorare il parco con l’auto

Il modo migliore che avete per visitare il Death Valley National Park è sicuramente quello di attraversarlo in auto. Il territorio del parco è disseminato di strade, perlopiù sterrate, che raggiungono anche i punti d’interesse più remoti.

Specialmente se avete poco tempo, l’opzione migliore è la Badwater Road, che non è altro che la 190 che prosegue dopo Furnace Creek e fa tutto il giro della zona circostante; in circa 1h e 30 dovreste riuscire a vedere tutte le maggiori attrazioni di questa parte della Death Valley, che comprende il Badwater Basin, l’Artist’s Drive, Zabriskie Point, Natural Bridge e il Devil’s Golf Course.

Se avete un po’ più di tempo, potete avventurarvi anche verso Dante’s View.

Per una mappa dettagliata di tutte le strade del parco, potete consultare quella gratuita, fornita dal sito ufficiale.

Fare escursioni

Death Valley, Natural Bridge
Death Valley, Percorso Natural Bridge

All’interno della Death Valley ci sono diversi percorsi che sono ideali per gli appassionati di escursioni, adatti sia a camminatori occasionali che ad escursionisti più esperti.

Tra i percorsi più interessanti vi segnalo: Harmony Borax works, Salt Creek, Natural Bridge, badate Salt Flat, Mesquite Flat Sand and Dunes, Ubehebe Crater Loop, Mosaic Canyon.

Andare in bici

Se amate le escursioni in bici, sappiate che le stesse strade che si percorrono con l’auto possono essere percorse anche in sella ad una bicicletta!

Visitare le città fantasma

La città fantasma di Rhyolite, Death Valley
La città fantasma di Rhyolite, Death Valley

Nella Death Valley ce ne sono diverse, di città abbandonate. Testimonianze spettrali della corsa all’oro.

La più popolare e ben conservata, però, non si trova all’interno dei confini del Death Valley National Park, bensì fuori, nel territorio del Nevada.

Si tratta di Rhyolite, una città che conobbe un periodo di grande prosperità, che ebbe il suo culmine nel 1906 e che, già dall’anno successivo, cedette il posto ad una crisi tanto profonda da decretarne la fine.

Temperature

Temperature della Death Valley

Come vi ho già detto, la Death Valley è la valle degli estremi, anche, e soprattutto, per quello che riguarda le temperature. Pensate che questa vallata è una delle zone più calde non solo degli Stati Uniti, ma di tutto il mondo. Qui, in estate, il termometro non fatica a superare i 50°.

Volete sapere qual è la temperatura più alta mai registrata qui? Si tratta dei 57° registrati il 10 luglio 1913.
Fa caldo per tutto l’anno, quindi? In realtà, no.

Nel periodo che va da dicembre a marzo le temperature si abbassano notevolmente, faticando a salire sopra i 20° e, durante la notte, possono arrivare a raggiungere anche gli 0°.

Perché il clima è così secco? Sono due i motivi principali per cui questa vallata è caratterizzata da questo clima estremamente secco e arido.

Il primo è la scarsità di precipitazioni, causata dalla presenza delle montagne, che impediscono alle correnti temporalesche di raggiungerla; il secondo è la conformazione del territorio. L’eccezionale profondità della vallata, unita all’altezza delle montagne che la circondano, creano una sorta di “effetto specchio” per cui i raggi del sole rimbalzano sulle pareti rocciose, determinando le elevate temperature che si possono sperimentare durante il giorno.

Temperature medie

Ecco una tabella con le temperature medie della Death Valley (i dati forniti sono stati raccolti dal National Weather Service nel periodo compreso tra il 1911 e il 2007).

Massime Minime Record Max Record Min Precipit. (cm)
Gennaio 19° 31° -9° 0.7
Febbraio 23° 37° -6° 0.9
Marzo 23° 13° 39° -3° 0.6
Aprile 32° 17° 39° -5° 0.3
Maggio 38° 23° 50° 0.2
Giugno 43° 27° 54° 10° 0.1
Luglio 41° 31° 57° 17° 0.3
Agosto 46° 30° 53° 18° 0.3
Settembre 41° 24° 50° 0.4
Ottobre 34° 16° 45° 0.3
Novembre 25° 36° -4° 0.5
Dicembre 18° 32° -7° 0.5
Annuali 33° 17° 57° -9° 4.9

Quando andare?

La Death Valley in primavera
La Death Valley in primavera

Il Death Valley National Park è aperto tutto l’anno, ma ci sono periodi migliori di altri per godere al meglio di tutto ciò che il suo immenso territorio ha da offrire.

  • Primavera. Sicuramente, il periodo migliore per visitarlo è la primavera, quando le temperature non sono troppo alte (a inizio stagione ci sono all’incirca 20°, ma già a maggio si superano i 30°) e, se è piovuto abbastanza, si possono ammirare meravigliose fioriture.
  • Autunno. Se amate il campeggio e le escursioni, allora uno dei periodi buoni per visitare il parco è l’autunno, quando il caldo scende di nuovo a livelli accettabili.
  • Inverno. L’inverno è considerata un’altra stagione d’oro per la Death Valley: in questo periodo le temperature possono scendere sotto i 20, e anche sotto i 10 gradi e ci si può imbattere in qualche rara pioggia e nelle occasionali nevicate sulle Panamints Mountains, che non fanno altro che accentuarne il fascino.L’unico neo? Le giornate, che in inverno sono più corte rispetto alle altre stagioni.
  • Estate. L’estate, invece, è il periodo meno consigliato per esplorare la Death Valley, a causa del caldo insopportabile tipico della stagione: in questo periodo, infatti, si può fare poco, oltre a passarci attraverso con l’auto e scattare qualche fotografia. le escursioni e le attività sportive in generale sono altamente sconsigliate.

Precauzioni per la visita

Prima di partire ci sono alcune precauzioni da conoscere e, soprattutto, rispettare, una volta che si sono attraversati i confini del parco.

Prima di partire:

  • Portatevi un’abbondante scorta di acqua, e ricordate di bere molto (dai 2 ai 4 litri di acqua al giorno);
  • indossate vestiti adatti e proteggetevi con cappelli e protezione solare;
  • non affrontate mai il viaggio da soli, ma portate con voi almeno un’altra persona. All’interno del parco, la copertura della rete cellulare è molto debole, se non addirittura assente;
  • portate con voi anche dei vestiti pesanti e delle coperte, in caso dobbiate rimanere nella valle anche di notte;
    rimanete sempre sulle strade, sui sentieri e sui percorsi segnalati;
  • fate attenzione a dove mettete i piedi, e le mani, perché scorpioni, ragni e serpenti sono sempre in agguato.

Con l’auto

Visitare la Death Valley in auto
  • prima di partire, assicuratevi che il motore della vostra auto sia in perfetto ordine, che ci sia sufficiente acqua nel radiatore, olio nel motore e che le gomme siano gonfie;
  • come voi, anche la macchina ha bisogno di acqua, perciò munitevi di una scorta di acqua, e di liquido per il radiatore;
  • controllate di aver fatto il pieno, perché le pompe di benzina, all’interno del parco, non sono molte, e il territorio è vasto;
  • non affidatevi solo al GPS, per orientarvi, ma portate con voi anche delle mappe aggiornate del parco;
    se vedete qualcuno in difficoltà, fermatevi ad aiutarlo, e segnalate il problema al ranger più vicino;
  • se l’auto dovesse rompersi, non abbandonatela, ma rimanete vicino ad essa finché non arriva qualcuno ad aiutarvi (non rimaneteci dentro, però, ma cercate riparo all’ombra).

Da sapere: all’interno dei confini del parco ci sono solo tre distributori di carburante. Uno si trova a Furnace Creek, uno è al Panamint Springs Resort e l’altro è al villaggio di Stovepipe Wells.

Costi di ingresso

Ecco quali sono le tariffe da pagare per chi desidera visitare la Death Valley:

  • Pass di 7 giorni per le auto, $25;
  • Pass di 7 giorni per le moto, $20;
  • Pass di 7 giorni individuale (per chi entra a piedi o in bici) $12;
  • Death Valley Annual Pass (pass annuale) $50.

Orari di apertura

Il Death Valley National Park è aperto tutto l’anno e può essere visitato sia di giorno che di notte.

Il Visitor Center di Furnace Creek è aperto tutti i giorni dalle 8 alle 17.

Dove dormire

Se volete fermarvi a dormire nella Death Valley, o nelle sue vicinanze, sia all’interno della valle che nel territorio circostante ci sono numerosi hotel a vostra disposizione.

All’interno del parco

Ci sono 4 strutture, nella Death Valley, in cui è possibile fermarsi a dormire:

Furnace Creek Inn;
Furnace Creek Ranch;
Panamint Springs Resort;
Stovepipe Wells Village.

Fuori dal parco

Longstreet Inn & Casino, Amargosa Valley;
Amargosa Opera House & Hotel, Death Valley Junction;
Death Valley Inn & RV Park, Beatty;
Exchange Club Motel, Beatty.

Come arrivare da Las Vegas

La “città del peccato” americana è sicuramente uno dei punti di partenza migliori per chi desidera raggiungere il Death Valley National Park.

Il percorso più breve, per chi parte da Las Vegas, è quello che attraversa la città di Pahrump: dalla Interstate 15 prendete la NV 160 in direzione Pahrump; poco più a nord della città, svoltate a sinistra su Bell Vista Road, quindi proseguite su questa strada fino a quando incontrate Death Valley Junction.

Qui dovrete girare a destra, sulla CA 27, e poi subito a sinistra sulla CA 190 fino a Death Valley.
Il percorso è lungo più di 190 chilometri; per arrivare a destinazione ci vogliono all’incirca 2 ore.

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